Adesione al Parco Nazionale del Matese

Adesione al Parco Nazionale del Matese – Strategie comuni condivise per i Sindaci

Alla riunione dei Sindaci dei paesi appartenenti alla Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro, che come programmata si è tenuta a Pontelandolfo su invito del neo Presidente Gianfranco Rinaldi particolarmente attento sul delicato argomento, una certezza è emersa circa la volontà comune di aderire al Parco Nazionale del Matese: dovrà e deve essere questo uno strumento volto alla valorizzazione delle peculiarità territoriali delle aree interessate e non elemento nocivo per le aziende agricole che, come ha detto il Presidente e Sindaco di Pontelandolfo Rinaldi, “rappresentano l’anima, il cuore pulsante, il fulcro, il bastione a salvaguardia dei nostri territori”. Parlare la stessa lingua, dunque, strategie condivise, per avere voce forte in capitolo, è questo l’atteggiamento che i Comuni interessati dovranno avere, si è detto. La proposta della Coldiretti, presentata all’incontro di Morcone – è attesa una pec prima di essere proposta ed approvata in sede di Consiglio Comunale – è interessante e va seriamente presa in considerazione, secondo Luigino Ciarlo Sindaco della comunità murgantina, che con la Confederazione è in contatto. Le limitazioni contenute oggi nelle norme della legge quadro afferente il Parco, e su questo sono pressoché tutti concordi, andrebbero ad inficiare in particolar modo la crescita delle aziende agricole. Ancor più, ha sottolineato Ciarlo nel suo intervento, il Regolamento ISPRA contiene addirittura divieti aggiuntivi non certo incoraggianti. E’ stato altresì evidenziato come ISPRA, sempre secondo il Sindaco Ciarlo, abbia tracciato una perimetrazione sbagliata del Parco, per mano di chi non ha conoscenze del territorio, di chi non sa e non si è chiesto se l’area interessata è zona antropizzata o meno, di chi non ha contezza dell’esistenza di particolari caratteristiche. In questo calderone di territori, addirittura quello di Morcone è interessato dal Parco per oltre l’80%, la qual cosa è poco confortante per le aziende agricole che insistono in agro murgantino. Allora i Sindaci si sono chiesti: sono più i benefici o gli elementi penalizzanti dell’ambizioso progetto? Come per il Molise sono innanzitutto orientati per una perimetrazione accettabile, cambiando altresì le regole del gioco, significando una sostanziale riduzione delle limitazioni. In tutto questo è apprezzabile il lavoro di Coldiretti che sta dando forma e corpo ad una bozza dai contenuti che soddisfano abbastanza i Sindaci.  Una sola voce per tutti, è in definitiva lo slogan sentenziato in riunione, e il sentito della Regione avrà un peso e un significato diverso quando sarà poi il Ministero a sentire la Regione. In questo momento sono in audizione il Comuni già facenti parte del Parco Regionale del Matese, saranno in una seconda fase ad essere ascoltate le comunità che andranno a far parte del Parco Nazionale.

Gabriele Palladino

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