Pontelandolfo – “Io non rischio” in piazza Roma

“Io non rischio” in piazza Roma

Oggi e domani a Pontelandolfo, in Piazza Roma, appuntamento con “Io non rischio”, la campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione in particolare sul rischio sismico. Ma altri rischi, oltre a terremoti, minacciano oggi seriamente il nostro Paese, altri rischi naturali oggi hanno assunto carattere di grave pericolosità per l’uomo: i maremoti, le alluvioni, le eruzioni vulcaniche, gli incendi, i rischi chimico batteriologici, l’esondazione di corsi d’acqua e così via. Essere efficacemente preparati ad affrontare questi eventi critici, reagire positivamente, con conoscenza e consapevolezza a uno stato emergenziale, significa ridurre fortemente il rischio del coinvolgimento nel disastro che la calamità determina. E’ fondamentale, dunque, promuovere iniziative valide per una buona educazione del cittadino riguardo alle norme comportamentali da osservare, sia per preservare la propria incolumità che per il soccorso delle vittime in maniera efficace e coordinata. La campagna “Io non rischio” è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Anps – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, l’Ingv – Istituto di Geofisica e Vulcanologia e la Reluis – Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Non mancherà nelle attività programmate a Pontelandolfo in queste due giornate di apprendimento e formazione dei cittadini sulle buone pratiche di protezione civile in caso di calamità, il supporto dei volontari della Protezione Civile di Pontelandolfo, severamente impegnati negli ultimi giorni, tra l’altro, nelle attività di ricerca di Bruno, il paziente del DSM di Morcone scomparso lo scorso primo ottobre. Nonostante il costante lavoro in sinergia della Protezione Civile, dei Vigili Urbani, dei Carabinieri, purtroppo il povero Bruno non è stato ancora ritrovato. Le speranze di rintracciare il paziente smarrito del DSM sono oggi ridotte al lumicino. Approfittiamo di questo passaggio per lanciare ancora un accorato appello estremo, che fa eco all’invito dell’assessore murgantino Alessandro Delli Veneri di qualche giorno fa, a tutti i cittadini di Morcone e dei paesi viciniori di cercare nelle stalle, nelle cantine, nei casolari, nei depositi abbandonati o poco frequentati di loro proprietà, in uno di questi luoghi potrebbe esserci Bruno.

Gabriele Palladino

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