Quanti gretini, con la “g”!

Quanti gretini, con la “g”!

greta-150x15016-year-old Swedish Climate activist Greta Thunberg speaks at the 2019 United Nations Climate Action Summit at U.N. headquarters in New York City, New York, U.S.
È tutta questione di… conoscenza.

È necessario, effettivamente, ad onor di cronaca e se vogliamo davvero fornire una informazione che tenti ti oltrepassare il monopolio mondiale dei sinistrati sui media, riflettere su questo articolo, che fa a sua volta riferimento ad un documento scientifico, una lettera per la precisione, redatta e diffusa da parte di numerosi e accreditati scienziati.

La strumentalizzazione è l’anima della pubblicità, della paura, della ossessione e della mistificazione. E questo lo sappiamo da sempre. E non è solo il mondo sinistrato ad utilizzarla, perché anche quelli liberista e consumista fanno la stessa cosa. D’altra parte, per entrambi i mondi è necessario raccogliere consensi, che si traducono i veri e propri business. Eh sì, perché in base a quello che ci dicono, noi assumiamo comportamenti profondamente inconsci, credendo di salvare noi stessi dalla necessità di studiare, comprendere e confrontarci. In poche parole, se crediamo a quello che ci dicono, senza verificare le posizioni che scientificamente sono previste come antitetiche (sempre e comunque, come insegna Sir. Karl Raimund Popper), rischiamo di assistere alle farse mondiali messe in atto da questa bambina.

Una bambina che certo non può capire quasi nulla di scienza, non fosse altro che per l’età, anche se venduta come enfant prodige etica, esistenziale ed antropologica. Il clima cambia da sempre, e da sempre l’Uomo ha a che fare con questo cambiamento. Certo, ciò non significa che si debbano continuare ad avere comportamenti umani che mettano a rischio il pianeta. Ma questo è un problema antropologico ed esistenziale che oltrepassa la propaganda del clima. Possiamo morire anche di fame, di inedia, di dittature e di religioni, vivendo comunque al caldo oppure al freddo.

Dunque, per favore, un minimo di coscienza che rendesse queste persone senza voce sarebbe davvero auspicabile. Non chiediamolo alla bambina, che è felice e contenta di avere già il suo palco mondiale (e che per questo è già destinata a finire…), ma a coloro che la manovrano senza nemmeno troppo pudore.

In fondo, non tutti sono proprio scemi.

 
alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).