Festa della Repubblica italiana: perché si festeggia il 2 giugno?
Si celebra oggi per ricordare il referendum con il quale gli italiani votarono per scegliere tra monarchia e repubblica, ma per molti anni è stata una “festa mobile”
La Festa della Repubblica italiana si celebra, come ogni anno, il 2 giugno, per ricordare il referendum con il quale nel 1946 gli italiani furono chiamati a votare per scegliere la forma di governo dell’Italia dopo la fine del fascismo: Repubblica o Monarchia. Oggi il 2 giugno viene celebrato come una festa nazionale, ma all’epoca il clima era tutt’altro che festoso. L’Italia era appena uscita dalla Seconda guerra mondiale e il voto si svolse tra le macerie dei bombardamenti alleati e quelle delle demolizioni dei nazisti in ritirata, con centinaia di migliaia di italiani ancora sparsi per i campi di prigionia in tutto il mondo, intere province sotto governo militare straniero e un clima che sembrava vicino a quello di una guerra civile. Alla fine gli italiani scelsero la Repubblica, con 12.718.641 voti contro i 10.718.502 della Monarchia.
Ci sono state delle eccezioni in cui il 2 giugno non è stata celebrata la Festa della Repubblica, che esiste dal 1948. Per molti anni, e per ragioni economiche, fu resa una “festa mobile”, e fatta ricorrere la prima domenica di giugno: lo si decise nel 1977 a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo. Nell’anno precedente, il 1976, la parata militare era stata annullata a causa del terremoto del Friuli Venezia Giulia. Nel 2000 il secondo governo Amato, su iniziativa del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni ufficiali.