T’ lisc e t’ focu
T’ lisc e t’ focu
Si gioca preferibilmente d’estate. Quando fa caldo e la sera porta un refolo di refrigerio e i ragazzi stanno fuori a giocare fino a tardi, perché la voglia di andare a dormire proprio non c’è.
Si può giocare senza dover comprare nulla. Non c’è attrezzo, non c’è niente che serva per divertirsi di più. E si può giocare dovunque senza campi ordinati e luoghi ritenuti idonei. Anzi, viene meglio tra i vicoli del paese vecchio. Il numero di giocatori non è importante.
Dopo essersi accordati, si stabilisce la “base” che di solito è il tronco di un albero o un pilastro o anche un pezzo di muro, Poi ci si mette tutti in cerchio e si tira il tocco. Si contano le dita di ciascuno e si fa la somma. Poi si conta a partire da chi ha contato le dita, indicando con il dito, progressivamente, in senso orario, tutti i compagni fino a raggiungere il numero somma e poi si indica il compagno che è stato designato. Lui e’ il “cacciatore” e tutti gli altri sono le “prede”. Le prede scappano e vanno a nascondersi. Il cacciatore deve proteggere la base e le prede devono cercare di raggiungerla senza farsi vedere. Se il cacciatore vede una preda e la raggiunge e la tocca dice: “t’focu” e immediatamente la preda che è stata toccata si blocca dove si trova e diventa una statua di sale. La caccia continua e le prede tentano in tutti i modi di raggiungere la “base” senza farsi vedere dal “cacciotere e senza quindi farsi toccare. Se una delle prede tocca la “base senza farsi toccare dal “cacciatore” allora grida “liberi tutti” e tutte le prede già catturate si “scongelano” e corrono a nascondersi di nuovo. Una “preda” libera può anche “scongelare” un compagno “congelato” se riesce a toccarlo e a gridare “t ‘ liscio” senza farsi beccare dal cacciatore.
Il gioco finisce quando il cacciatore riesce a congelare tutte le prede. Viceversa il gioco continua all’infinito con alterne vicende.
Una strategia molto comune è quella per cui una “preda” fa da esca e cerca di avvicinarsi alla base, ma quando il cacciatore la vede cerca di raggiungerla e viene attirato lontano dalla base inseguendo la “preda”. A quel punto qualcuno che e’ nascosto vicino alla base, approfittando della momentanea assenza del cacciatore la tocca e grida: Liberi tutti ! “ e il gioco ricomincia daccapo. Abbiamo trascorso le più belle serate della nostra fanciullezza giocando a “t’ lisc e t’focu”. Gioco bellissimo di abilità strategia e di tante corse selvagge.
Was played preferably in summer. When it is hot and the evening brings a little refreshment . Boys were out playing late, because there was no desire to go to sleep.
They can play very easy without having anything to buy in thr shop. There was no tool, there was nothing to have only enjoy to have more fun. And was possible to play anywhere without looking for special playground suitable. Indeed, it was better too play in the alleys of the old town.
The number of players was not important. Once they agree, the “base” is established which is usually the trunk of a tree or a pillar or even a piece of wall, Then we put ourselves all in a circle and pull the touch. The fingers of each were counted and the sum was made. Then they count from those who counted your fingers, pointing with your finger, progressively, clockwise, all the companions until they reach the sum number and then indicate the partner who was designated. He was the “hunter” and all the others are the “prey”. The prey runs away and goes into hiding. The hunter must protect the base and the prey must try to reach it without being seen. If the hunter sees a prey and reaches it and touches it he says: “t’focu” and immediately the prey that has been touched stops where it was and becomes a statue of salt. The hunt continues and the preys try in every way to reach the “base” without being seen by the “cacciotere and without therefore being touched. If one of the prey touches the “base without being touched by the” hunter “then it cries” free all “and all the preys already captured” thaw “and run to hide again. A free “prey” can also “thaw” a “frozen” companion if he can touch it and shout “smooth” without getting caught by the hunter.
The game ends when the hunter manages to freeze all the “preys”. Otherwise the game continues to infinity with alternating events.
A very common strategy was one in which a “prey” acts as a bait and tries to approach the base, but when the hunter sees it he tries to reach it and was drawn away from the base chasing the “prey”. At that point someone who was hidden near the base, taking advantage of the hunter’s temporary absence touches it and shouts: “Everyone free!” “And the game starts all over again. We spent the most beautiful evenings of our childhood playing “t’ lisc e t’focu ”. Beautiful game of strategy skill and many wild races.