Ecco multe e sanzioni con il nuovo scontrino
Gli esercenti rischiano pesanti sanzioni. Dall’1 luglio dovranno adeguare i registratori di cassa alle nuove regole per lo scontrino elettronico
Franco Grilli – Mar, 30/04/2019
Come avevamo anticipato qualche settimana fa, dall’1 luglio scatta la rivoluzione dello scontrino fiscale.
Addio a quello cartaceo, arriva la ricevuta elettronica. Da luglio l’obbligo riguarderà tutti gli operatori con un volume di affari che supera i 400.000 euro, dall’1 gennaio 2020 invece tutti gli altri esercenti dovranno adeguarsi.
Sono previste nuovi registartori di cassa o sistemi per adeguare i vecchi alle nuove procedure. Lo scontrino per il cliente non avrà più un valore fiscale ma solo uno commerciale. Di fatto le associazioni di categoria hanno già protestato per i tempi stretti (e i costi) della riforma: “In considerazione del ritardo nell’ emanazione dei decreti attuativi e delle possibili difficoltà operative connesse alle problematiche tecniche che le imprese si troveranno ad affrontare nell’adeguamento del parco macchine esistente e nella sostituzione dei registratori di cassa con i nuovi registratori telematici, Confcommercio chiede al governo di rinviare al 1° gennaio 2020 l’ entrata in vigore dell’ obbligo per i commercianti al dettaglio di trasmissione telematica dei corrispettivi anche per i soggetti con un volume d’ affari superiore a 400 mila euro“, aveva affermato il presidente di Confcommercio, Sangalli.
Ma a quanto pare il piano del governo andrà avanti. Ed è già allarme per le multe che possono scattare per chi non si adegua. Le sanzioni ammonteranno al 100 per cento dell’imposta relativa. Come ricorda il Sole 24 Ore, in caso di recidiva nell’arco di 5 anni, si può rischiare la soispensione dell’attività. E di fatto, a conti fatti, la multa potrebbe ammontare al 100 per cento dell’imposta corrispondete all’importo non correttamente documentato, a questa multa si aggiungerebbe un’altra sanzione ben più pesante che prevde la sospensione della licenza per un perido che va da un minimo di tre giorni ad un massimo di un mese. L’unica via per evitare un vero e proprio salasso è l’adeguamento dei registratori di cassa alle nuove direttive.