Commemorazione delle vittime del lavoro di Bridgeport
E’ una Pasqua nel segno del ricordo di quel drammatico 23 aprile del 1987 quando una triste sciagura segna profondamente una Pontelandolfo sgomenta per l’accaduto. Sono voci lontane quelle che arrivano via cavo nelle case dei parenti intorno all’ora di cena, voci flebili, singhiozzanti, voci che piangono lacrime amare. Addona Michele, D’Addona Francesco, D’Addona William, Mancini Rocco, Paternostro Giuseppe, Perugini A. Antonio, Rinaldi Anthony, Visconti Frank, otto lavoratori pontelandolfesi emigrati negli Stati Uniti per dare vita alla loro vita, alla vita dei propri figli, la perdono invece la vita, tragicamente, sepolti dalle macerie per il crollo di un impalcato di un grattacielo in costruzione nella città di Bridgeport nello Stato del Connecticut. E’ un mattino come tanti quel giovedì del 23 aprile di 32 anni fa. Gli otto operai si recano sul cantiere per una giornata di lavoro ordinaria. Sono circa le 13,30, tutto fila liscio, ma improvviso uno scricchiolio sinistro di un impalcato è il segno premonitore della sciagura di lì a poco. Tentano di mettersi in salvo i poveri malcapitati come possono, ma tutto sta venendo giù rapidamente. Non ci fu nulla da fare. Restarono tutti sepolti sotto il peso delle macerie. I soccorsi giunsero pure immediati, ma purtroppo si rivelarono vani. Sotto una improvvisa tempesta di vento e pioggia, delusi e sconsolati i soccorritori, che si erano adoperati con grande animosità, estraggono dalle macerie i corpi esanimi degli otto uomini. Otto pontelandolfesi partiti un giorno dalle campagne della madre terra in cerca di speranza oltreoceano, trovano la morte a Bridgeport, la città americana della speranza. E’ un giorno di dolore, di sgomento, di lacrime per i pontelandolfesi di tutto il mondo. Il 26 aprile 1987 Pontelandolfo proclama il lutto cittadino. Nel 1996, in località San Donato, viene eretto un monumento in onore delle vittime del lavoro di Bridgeport alle quali era già stata intitolata l’adiacente strada. Otto colombi in bronzo incastonati al vertice del monumento in pietra bianca rappresentano il ricordo, incancellabile nel tempo, di quegli uomini travolti inesorabilmente dalla improvvisa veemenza del crollo di quel maledetto grattacielo. Il ricordo delle vittime di Bridgeport è il ricordo di tutti gli emigrati che hanno vissuto il dramma della lontananza, delle sofferenze e delle dolorose frustrazioni.
Gabriele Palladino