Castagne, che passione!

Castagne, che passione! Quattro modi per cuocere e come conservarle
I modi per cuocere le castagne sono vari: possono essere arrostite sul fuoco con una padella bucata, abbrustolite in forno, lessate con tutte e due le bucce, oppure cotte lasciando soltanto la prima pellicola che le avvolge.

Questo frutto di stagione è ricco di glucidi, ideali per chi pratica sport o è soggetto a stress. La castagna è un alimento alternativo per i bambini e le persone allergiche al latte di mucca o al lattosio.
La farina realizzata con la castagna sopperisce, nella preparazione di dolci e minestre, anche al fabbisogno di carboidrati nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali.
Molto ricca di fibre, è considerata importantissima anche per la corretta attività intestinale e per la riduzione della colesterolemia.
Metodi di cottura
1) Arrostite sul fuoco

castagne_caldarroste

castagne caldarroste

Questo è probabilmente il modo più diffuso e conosciuto per cucinare le castagne. Basta inciderle una ad una, con un coltello, praticando un taglio della larghezza di 1-2 cm, e metterle in una padella bucata sul fuoco vivo per qualche minuto, avendo cura di girarle una ad una molto spesso per uniformare la cottura.

Una volta ben cotte e abbrustolite, non resta che metterle in una busta di carta (ad esempio quella per il pane) e lasciarle freddare per una decina di minuti.
A questo punto dovete solo sbucciarle e gustarle ancora calde!
2) Arrostite al forno

Dopo averle incise con un coltello, praticando un taglio di 1-2 cm, mettetele in una teglia e infilatela al forno per una ventina di minuti alla temperatura di 220 gradi. Anche qui è opportuno girarle spesso per garantire un cottura uniforme.
A cottura ultimata, versatele in una busta del pane e attendete una decina di minuti prima di sbucciarle e mangiarle!
3) Lessate con entrambe le bucce

Castagne_Maria-Laura

Fate cuocere le castagne in acqua bollente per circa 20-30 minuti, sbucciatele una ad una avendo cura di lasciare nell’acqua calda quelle ancora da pulire (con il calore dell’acqua sarà più facile spellarle; la buccia tenderà ad ammorbidirsi e verrà via con maggiore facilità).
A questo punto potete frullare le castagne ottenendone un gustoso e bianchissimo purea, farinoso e dolciastro, da mangiare così, oppure come salsa con cui condire le carni; in alternativa potete utilizzarlo come base per alcuni dolci.
È infatti una tecnica usata raramente e soltanto nell’altissima pasticceria (a causa del procedimento lungo e complesso per la sbucciatura delle castagne), ma è ancora il metodo più efficace per la preparazione del Mont Blanc.

4) Lessate con la pellicina

Dopo aver asportato la prima buccia, fate cuocere le castagne in acqua bollente per circa per 10-15 minuti. Fatto questo, togliete la pellicina spellando poche castagne per volta e lasciando le altre nell’acqua calda.
Se volete ottenere un composto morbido, basta rimetterle sul fuoco con del latte o della panna. Se invece desiderate la castagna intera, basterà lasciarle più al dente.
A questo punto potete sbizzarrirvi con le ricette più diverse: dall’arrosto con le castagne alla crema di marroni, dal pesce all’acqua pazza con aggiunta di pezzetti di castagne ai golosi marron glacé.

castagna
Metodi di conservazione

Le castagne si possono conservare fresche anche per un paio di mesi, se lasciate a bagno in acqua fredda per circa 24 ore e poi asciugate con cura con panni puliti da cucina.

Potete congelarle sotto forma di purea (avendo però l’accortezza di mangiarle entro le 24 ore successive al decongelamento, come per qualsiasi cibo congelato) oppure congelarle anche arrostite e sbucciate.
Se volete preparare delle conserve, dovete tener presente che le castagne non sono acide e pertanto deperiscono facilmente.
Per garantire una lunga conservazione, dovete quindi prevedere una grande quantità di zucchero (almeno il 60%); in caso contrario la vostra crema o composta di castagne rischierà inevitabilmente di ammuffirsi rapidamente.

Verdiana Amorosi
https://www.greenme.it/mangiare/di-stagione/1078-castagne-cuocere-come-conservarle