Petizione contro la pala eolica di c.da Pianelle

Petizione contro la pala eolica di c.da Pianelle

Settantasette sono i sottoscrittori della petizione popolare che denunzia il “danno inestimabile per il territorio e per gli abitanti delle contrade confinanti” procurato dagli “effetti negativi” della pala eolica installata alla c.da Pianelle. La pala in questione è una iniziativa privata nei confronti della quale l’Amministrazione Comunale si oppose in sede di valutazione preliminare del progetto. Ma, la normativa vigente in materia prevede, fu un successivo provvedimento dell’Amministrazione Provinciale, in qualità di Ente preposto, a dare l’autorizzazione per la posa in opera del dispositivo. E’ di questi giorni un sopralluogo dell’ARPAC per la valutazione dell’impatto acustico dovuto dall’agente fisico inquinante del rumore. Il valore del territorio di Pontelandolfo è rappresentato dalla sua enorme valenza paesaggistica, caratteristica unica e inimitabile, alla quale si aggiunge la grande valenza storico artistica. Ambienti come questi una volta deturpati da impianti eolici perderanno il loro valore economico principale costituito dal turismo montano, che gli ultimi dati sul settore mostrano un forte trend di crescita, rappresentando oggi una delle poche opportunità lavorative dei nostri territori. La zona interessata dall’impianto eolico in questione è al centro di un importante crocevia che ha visto nei secoli passati compiere le gesta leggendarie delle popolazioni sannite, il cui ricordo perenne è stato affidato a una scultura bronzea in onore del Sannio Pentro di grande pregio artistico, opera dello scultore guardiense Giovanni Mancini, intorno alla quale era ipotizzabile un importante indotto turistico culturale per l’idea di creare in quella parte di territorio un museo archeologico monumentale. Il sogno è stato spento, il panorama di rara bellezza che si apriva agli occhi degli automobilisti in transito sulla SS. 87, è stato violentato, devastato, stravolto dalla bruttura di una pala eolica che mortifica la cultura, la storia, la natura di un territorio che potrebbe trasformarsi in una selva di pale eoliche.

Gabriele Palladino