Spese scolastiche 2018: quali si possono detrarre e come fare
Quali sono le spese detraibili per la scuola? Una breve panoramica su quelle valide.
di Chiara Lanari, pubblicato il 18 Settembre 2018
La scuola è iniziata ovunque ma in tanti non sanno che alcune spese scolastiche sono detraibili. Molti italiani neppure sono a conoscenza del fatto che le spese scolastiche si possono detrarre fino al 19% un pò come accade per il bonus luce e gas. Vediamo allora quali sono, che scuole sono interessate e come ottenere la detrazione.
Le scuole interessate
I genitori che spendono denaro per l’istruzione del figlio non sempre sanno che alcune spese sono detraibili. Ad essere interessate sono le scuole materne, elementari, medie e superiori statali, pubblichi, private e paritarie. La detrazione Irpef del 19% si applica a varie voci di spesa, per il 2018 si può detrarre fino a 786 euro ad alunno ossia 150 euro per ogni figlio iscritto, tetto che il prossimo anno che dovrebbe arrivare a 800 euro.
Quali spese danno diritto alla detrazione
Tra le voci che si possono detrarre quelle legate all’iscrizione scolastica nelle scuole private oltre che:
– le spese relative alla mensa e servizi integrativi di assistenza alla mensa
– le spese per le gite
– l’assicurazione scolastica
– i servizi di pre e post scuola
– i corsi di lingua e tutti i corsi organizzati dalla scuola anche fuori dall’orario scolastico
-spese sostenute per alunni con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) per cui è prevista la detrazione per strumenti e sussidi tecnici in grado di facilitare il lavoro allo studente senza nessun tetto di spesa
Come ottenere la detrazione
Per ottenere la detrazione basta conservare la ricevuta del versamento o la ricevuta del bollettino postale, del bonifico bancario o certificato che provi il pagamento del servizio nel caso delle spese per la mensa mentre per le attività extrascolastiche come gite e corsi bisogna provare il pagamento tramite la delibera scolastica. Nel caso di studente con disturbo di apprendimento è necessaria sia la ricevuta sia il certificato medico che provi il legame tra i sussidi acquisiti e il disturbo diagnosticato.
Va anche ricordato che non si possono invece detrarre tutte le spese legate all’acquisto di libri e al materiale di cartoleria.