LE ULTIME ORE A VIA CHIATAMONE
L’atmosfera è triste, da decadenza, tra locali svuotati, scatoloni chiusi, sguardi da smobilitazione. Ultimo giorno in via Chiatamone, ultimo giorno nel palazzo dove ho trascorso 30 anni e un mese di lavoro. Da domani, la redazione centrale del Mattino si sposta nell’anonimo 33esimo piano di un’anonima torre del Centro direzionale. La sensazione è di vuoto, di perdita, di azzeramento. Un groviglio di memorie, affetti, passioni si sono accavallati in questi giorni, nel riempire scatoloni di carte che racchiudevano 30 anni. Una vita professionale. Non si tratta di lasciare un palazzo, ma ricordi, volti, vicende, passioni, emozioni. Vita.
Addio via Chiatamone, quello che sarà di questo palazzo nessuno lo sa. Per ora, dopo gli ultimi mesi di totale abbandono, se ne cade volutamente a pezzi. Dio non voglia che viva la fine per la noncuranza e l’incuria. Anche se qui, dopo 56 anni di Mattino, pare difficile trovare una collocazione che convenga a qualcuno. Ho chiuso e spedito 29 scatoloni di archivio personale di 30 anni (non certo al Centro direzionale, ma per una destinazione dove la memoria è un valore). Le ragioni del cuore.
Gigi Di Fiore