“Cooking in the kitchens of Pontelandolfo”

“Cooking in the kitchens of Pontelandolfo”

La cultura, le tradizioni, l’arte culinaria in particolare, rappresentano la nuova frontiera del turismo per i nostri territori dipinti di bellezze e abitati da gente ospitale e con un cuore grande dove c’è posto per tutti. In questa ottica trova un senso vero e significativo in prospettiva futura il progetto “Cooking in the kitchens of Pontelandolfo”, curato già da qualche anno da Margaret AnnGuerrera, per gli amici Midge, la pontelandolfese d’America o viceversa, che già tante preziosità ha regalato al suo paese d’origine, con il supporto di fondamentale importanza dell’assessore Rossella Mancini che in pochi mesi di amministrazione ha dato un messaggio chiaro e forte alla comunità della sua passione e della sua incondizionata voglia di fare.Un gruppo di signore “studentesse” degli Stati Uniti sbarcherà in Italia venerdì per raggiungere Pontelandolfo nelle ore pomeridiane. Dopo i convenevoli e i saluti dell’Amministrazione Comunale, si parte in serata con un bar crawl, un simpatico giro dei bar per un rifornimento di piaceri goliardici e motivazionali. Domenica le signore saranno accompagnate in un percorso storico culturale dall’esperto Renato Rinaldi, che prevede, tra l’altro, una visita guidata alla torre medievale di rara integrità e imponenza e alla Chiesa Madre del SS. Salvatore di assoluta bellezza artistica. La degustazione di un pasto tradizionale immerse nel verde dell’amena località Lena concluderà la mattinata già ricca di emozioni delle mature “studentesse”. Sicuramente divertente è l’attività pomeridiana che prevede la partecipazione ad una sorta di “corso di gestualità”, quel caratteristico linguaggio del corpo in particolare delle aree del Sud, che molto incuriosisce. Da lunedì dieci le “studentesse” si siederanno nei banchi di scuolanelle case e nelle cucine di famiglie che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa,alla scoperta di ricette tipiche pontelandolfesi, con l’intermezzo di una interessante visita agli scavi di “Altilia” nella vicina Sepino. Le allieve avranno modo di cimentarsi nella preparazione di particolari specialità eno-gastronomiche locali: come trasformare il latte in formaggio, come fare un “parrozzo” o insaccare una salsiccia, come unire gli ingredienti per trasformarli in un gustoso liquore, come dare corpo ad un buon vino o ad un dolce succulento, e così via. Avranno modo, altresì, di vedere e di apprendere l’arte della tessitura e di conoscere in un incontro con l’Associazione Culturale “RiUalanegli”, le antiche costumanze, le tradizioni e le usanze di un mondo passato affascinate. Pontelandolfo, punteggiato di luce argentea degli ulivi, bagnato da due spumeggianti corsi d’acqua che lo circondano, ammantato di verde di un sano ambiente naturale,darà il nostalgico salutoalla classe di alunne simpatiche e diligenti sabato quindici con l’arrivederci al prossimo anno.

Gabriele Palladino