Comunicato stampa del 2 settembre 2018
La E.ON, società eolica che sta costruendo un impiano eolico industriale in agro di Morcone, sta utilizzando l’autorizzazione come se fosse una concessione feudale da parte della Regione Campania.
Controlla “poliziescamente” il territorio come se tutto fosse di sua proprietà. In moltissime occasioni la vigilanza o anche operai hanno intimato alle persone di allontanarsi fino a chiamare i carabinieri per il riconoscimento a turisti, escursionisti, a semplici cittadini che vanno in montagna a farsi una passeggiata. La vigilanza sistematicamente si presenta non appena scorgono qualche estraneo al cantiere come se questi ultimi violassero una proprietà privata. Nella realtà è la E.ON ad essere l’anomalia e a dover essere controllata per tutti
gli abusi che sta consumando. Abusi già molte volte denunciati e di cui si attendono le decisioni sia da parte del comune di Morcone sia da parte della procura della Repubblica.
E di abusi sul territorio ne stanno consumando moltissimi.
Già sul progetto approvato e autorizzato dalla Regione Campania con D.D. 999/2014 era evidente uno sconfinamento dei lavori dell’impianto stesso sul territorio di Cerreto Sannita in località “Parata Ungara” individuato catastalmente al Foglio 8 particella 25.
Abbiamo accertato con idonea strumentazione uno sconfinamento nel territorio di Cerreto Sannita per 10.270 metri quadrati. Quindi la E.ON con i lavori di costruzione dell’impianto eolico ha occupato abusivamente oltre un ettaro di terreno su cui non è stata rilasciata alcuna autorizzazione poiché la particella 25 del foglio 8 del comune di Cerreto Sannita non risulta essere stata inserita tra quelle elencate nel D.D. 999/2014 e svincolate per la costruzione dell’impianto eolico.
Per questo motivo, in data 28 agosto c.a., abbiamo provveduto a segnalare, tramite PEC, al comune di Cerreto Sannita, al comune di Morcone ed alla Procura della Repubblica di Benevento l’occupazione abusiva richiedendo la verifica al fine di accertare responsabilità del caso ed eventualmente adottare le conseguenti e doverose misure cautelari previste dalla legge.
In data 27 agosto c.a., insieme all’associazione Altrabenevento, abbiamo inviato al sindaco del comune di Morcone ed alla Procura della Repubblica di Benevento un esposto-denuncia con i risultati dei nostri rilievi georeferenziati dove si evince un’abnorme occupazione di terreni, molti gravati dagli usi civici, rispetto a quelli concessi dal comune di Morcone di cui alla Delibera n° 17/2013 con cui si concedevano, per la costruzione dell’intero impianto, complessivamente Ha. 9.32.50.
In realtà, secondo i nostri rilievi, che si sono prolungati per oltre un mese e mezzo, ad oggi sono stati occupati Ha. 21.57.19 . Quindi c’è un’indebito accaparramento di Ha. 12.24.69, nella quasi totalità essere pascoli permanenti gravati da usi civici, non concessi ed occupare abusivamente.
E’ appena il caso di ricordare che quantunque vi fosse una minima riduzione dell’estensione dell’impianto, nulla potrà più far rigenerare i pascoli permanenti e gli *Habitat prioritari tutelati dalla Comunità Europea e distrutti in modo irreversibile.
Ma le “stranezze” non finoscono qui.
E’ noto che i territori di Cerreto Sannita, San Lorenzello, Pietraroja, Cusano Mutri e Faicchio sono comuni vincolati sotto il profilo paesaggistico D. Lgs. 42/2004 “Codice dei Beni culturali e del paesaggio”.
Secondo il D.M 10/09/2010 gli impianti eolici progettati in prossimità di aree tutelate paesaggisticamente devono rispettare una distanza pari a 50 volte l’altezza della macchina eolica al fine di non deturpare paesaggisticamente l’area vasta per conservarne le caratteristiche tradizionali, ambientali, artistiche, storiche, archeologiche, etnoantropologiche che rivestano come complesso un eccezionale interesse.
Ed invece la regione Campania Campania “ignorando” i vincoli, compreso l’obbligo di sottoporre il progetto alla Valutazione di Incidenza (l’impianto è interamente ricadente in area SIC designata Zona Speciale di Conservazione) lo ha approvato anche se le macchine eoliche saranno installate a pochissimi metri dai confini comunali non rispettando nemmeno la distanza minima di sicurezza di 200 metri.
Infatti 10 macchine eoliche sono a meno di 200 metri di distanza dal confine comunali. Tre di questi aerogeneratori, MR10, MR13 e MR19, trovandosi ad una distanza inferiore a 56 metri (lunghezza di una penna)con il loro movimento, invadono il territorio di Cerreto Sannita e Pietraroja senza che ai comuni fosse comunicata o richiesta la concessione della servitù di sorvolo.
Auspichiamo che questo ulteriore abuso da parte della società eolica E.ON sia accertato dai comini di Cerreto Sannita, Morcone e la Procura della Repubblica di Benevento, a cui abbiamo inviato la denuncia, affinché agiscano secondo legge.
Cerreto Sannita 2 settembre 2018 Per le Associazioni
Giuseppe Fappiano