Esistono chiacchiere e altri tipi di chiacchiere, quelle del Prof. Bertirotti sono chiacchiere scientifiche
Alessandro Bertirotti 24 luglio 2018
Cari lettori, questa volta, visto che siamo alla fine di luglio, e mi prendo un poco di vacanza, prima di rileggerci a settembre, mi piace raccontarvi qualcosa di personale, pur restando all’interno dei temi della rubrica.
E parto con il titolo, Chiacchiere scientifiche.
Durante una telefonata con Monica Landro, la direttrice del Magazine, persona che stimo e con la quale ho una sana amicizia, affrontiamo il tema delle chiacchiere, ossia di come sia possibile incontrarci, come nel nostro caso, tanto di persona quanto telematicamente, e parlare di cose interessanti. Infatti, esistono chiacchiere e altri tipi di chiacchiere. Quando si ha l’occasione di parlare con persone che ci raccontano ciò che leggono, i video e i film che vedono, le considerazioni che fanno dopo essere state a teatro oppure ad un concerto, ecco, siamo di fronte ad importanti occasioni per fare silenzio, ed ascoltare. A me piace molto ascoltare, perché so che imparerò qualcosa durante una bella, utile e semplice chiacchierata. La semplicità e la chiarezza che tutti noi incontriamo quando parliamo con amici sono alla base di sane chiacchierate, dopo le quali si torna a fare le proprie cose con la sensazione di essere cresciuti, di aver riempito il nostro carrello della spesa mentale con qualcosa in più e di utile. Ecco, così, proprio da lei, dalla direttrice, è nato il nome della rubrica: chiacchierare, semplicemente, su un argomento che si può approfondire ascoltando colleghi ed amici, oppure leggendo.
Per me, in questi mesi, è stato molto utile conoscere le vostre opinioni, perché molti di voi mi hanno scritto, esprimendo riflessioni personali e anche perplessità. E da una chiacchiera scientifica all’altra, sono nate buone amicizie ed occasioni di stima reciproca.
Ora, ci prendiamo una pausa estiva, il mese di agosto, ma ci ritroveremo a settembre, con qualche novità. Sì, perché il potere della visione è oggi determinante, e oltre allo scritto è utile osservare con gli occhi (anche se noi sappiamo che si osserva con la mente…). Spesso sottovalutiamo il fatto che l’amore per i video nasce antropologicamente dalla nostra capacità di vedere ed ascoltare, ancora prima di sapere leggere e scrivere. Nella nostra evoluzione, dunque, la visione e l’ascolto sono capacità principali che modificano la nostra mente tanto da indirizzare i nostri desideri futuri. Ecco perché nella rubrica ci sarà una novità.
Intanto, vi faccio i miei migliori e più autentici auguri perché possiate trascorrere un periodo sereno, accanto a coloro che amate e a coloro che potranno amarvi conoscendovi, per quello che siete ora e che diventerete con la realizzazione dei vostri desideri.
A presto, e un caro abbraccio telematico a tutti.