Vicenza si scusa e abbraccia Pontelandolfo
agosto 2011
La protesta inscenata ieri mattina da Luciano Disconzi.
Un lungo grande applauso. Così Pontelandolfo ha accolto il sindaco di Vicenza Achille Variati, che ieri, assieme al presidente del Comitato dei Garanti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Giuliano Amato, ha presenziato alla cerimonia di riconciliazione dell’Italia con il paese beneventano.
Variati, dopo aver stretto la mano al sindaco Cosimo Testa, ha parlato con grande equilibrio di riconciliazione e unità, ricordando il tragico episodio avvenuto il 14 agosto di 150 anni fa quando 440 beneventani furono uccisi dai bersaglieri guidati dal colonnello vicentino Pier Eleonoro Negri. Giuliano Amato ha invece portato un messaggio del Capo dello Stato.
Per la prima volta, dunque, dopo 150 anni tutti a Pontelandolfo si sono stretti in un grande abbraccio, ricordando, in una cerimonia sentita, una delle pagine più ingloriose dell’unificazione italiana.
«Stavolta ho vinto». Luciano Disconzi è raggiante. Dopo due anni e mezzo la sua personale battaglia può dirsi conclusa. Dal 2009 l’insegnante vicentino, sposato con una beneventana, è in prima linea per far sì che uno degli episodi più brutti dell’Unità d’Italia non sia dimenticato: la strage a Pontelandolfo di 440 cittadini per mano dei bersaglieri. Per ricordare l’episodio Disconzi ha organizzato tante iniziative. L’ultima in ordine di tempo è andata in scena ieri mattina, quando si è appostato con due grandi cartelli in piazza dei Signori. Già, ma come mai proprio ieri, giorno in cui per la prima volta in 150 anni l’Italia ha chiesto scusa a Pontelandolfo, il vicentino ha continuato la sua protesta? «Perché non lo sapevo», risponde sincero Disconzi. «Mi sono sistemato in mattinata – racconta – e dopo alcuni minuti mi hanno riferito dell’articolo del Giornale di Vicenza. Ho quindi appreso della visita del sindaco Variati e ho pensato: “Stavolta ho vinto”; sono emozionato e contento. I miei sforzi sono stati ripagati».
A Vicenza una targa sull’eccidio di Pontelandolfo. La soddisfazione di Cimitile
23 Set, 2012
La notizia che l’Amministrazione comunale di Vicenza dedicherà una targa in memoria delle vittime innocenti dell’eccidio perpetrato dall’Esercito italiano il 14 agosto 1861 a Pontelandolfo è stato accolta con viva soddisfazione dal presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile.
A giudizio di Cimitile, “è stato un grande e nobile gesto di riconciliazione quello voluto da Achille Variati, sindaco della città veneta in cui nacque Pier Eleonoro Negri, l’ufficiale dell’Esercito che, eseguendo con zelante accanimento l’ordine impartitogli dai suoi superiori, guidò quella feroce rappresaglia contro il comune e la popolazione di Pontelandolfo.
Del resto – ha ricordato Cimitile – lo stesso Variati aveva annunciato questa iniziativa simbolica lo scorso anno (il 14 agosto 2011) a Pontelandolfo, in occasione della presentazione delle scuse ufficiali dello Stato, rappresentato da Giuliano Amato, presidente del Celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, che parlava a nome di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica.
La Provincia di Benevento che, – ha sottolineato Cimitile – nell’ambito delle Celebrazioni della sua istituzione (1860) e di quelle dell’Unità italiana ha voluto lasciare un monumento a imperitura memoria delle vittime civili dell’eccidio, vuole ringraziarequanti, dopo 150 anni di tentativi di occultamento della vicenda, hanno invece reso possibile questo risultato:i presidenti Giorgio Napolitano e Giuliano Amato, il sindaco Achille Variati, e naturalmente il sindaco Cosimo Testa e tutti i cittadini di Pontelandolfo, che per decenni hanno reclamato il ripristino della verità storica; un riconoscente ed affettuoso pensiero va poi a quegli eminenti intellettuali, musicisti, artisti, uomini di cultura e giornalisti locali e nazionali, che con la loro azione ci hanno aiutato a “non dimenticare” ed a ripristinare la verità.
Come si ricorderà, tra le tante pagine che hanno portato a questo epilogo il 29 gennaio 2011, un cittadino di Vicenza, il prof. Luciano Disconzi, avvertì il dovere civico di chiedere scusa per l’eccidio del Negri in occasione di un Convegno sul Risorgimento promosso al Museo del Sannio dalla Provincia di Benevento”.
Ieri 19 luglio 2018 il Prof. Luciano Disconzi è giunto in pellegrinaggio a Pontelandolfo , grande è stata la sua commozione nel guardarsi intorno ed ammirare quel paese che per anni ha omaggiato ricordando la fatidica data del 14 agosto 1861.
tra le lacrime ha raggiunto il centro della piazza e nei pressi della fontana ha reso omaggio al Paese e alle sue vittime inginocchiandosi e baciando la terra che ha visto scorrere , tragicamente, la storia risorgimentale dell’Italia Unita.