FAGIOLO DELLA REGINA DI SAN LUPO
Territorio interessato alla produzione
comune di San Lupo – contrade Cortesanta e Capodacqua (BN)
Descrizione sintetica prodotto
Ecotipo locale con baccello schiacciato, con 5-6 semi, seme di forma irregolare, depressa, poligonale; dimensione medio-piccola; colore nocciola molto chiaro, più scuro in corrispondenza della cicatrice ilare, buccia sottilissima, di elevata digeribilità; pianta a portamento rampicante, sviluppo indeterminato, fiore bianco con sfumature violacee.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura
Viene coltivato nelle aree irrigue delle contrade di origine, in quanto necessita, per l’allegagione e formazione dei semi, di un sufficiente apporto idrico; le peculiari esigenze pedoclimatiche ne hanno confinato la diffusione all’areale descritto; è mediamente resistente a fitopatie e parassiti. Si semina la terza-quarta settimana di giugno e si raccolgie a fine agosto. viene essiccato su graticci di giunco o di olivo.
Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione
Normali attrezzature di coltivazione; graticci di giunco o olivo per l’essiccazione dei baccelli dopo la raccolta; sacchetti di tela grezza a trama grossolana per la conservazione.
Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive
Viene utilizzato per zuppe e minestre (pane cotto), sia sotto forma di legumi essiccati sia come baccello verde. Le regole di coltivazione rispecchiano la tradizione colturale dell’area, estensiva e legata al consumo familiare e locale.