Enza Armiento – ” Il richiamo del merlo”

E se Concetta Biondi non fosse morta e se Michela, sua pronipote, volesse entrare a far parte dell’esercito che si è macchiato dello sterminio della sua gente?

“Michela sente tutta la pace di quel luogo avvinghiarle il corpo in una morsa che solo le piante robuste conoscono, spingerla verso un muro che piano piano diventa sempre più sottile, pronto a rompersi. Ci sarebbe passata attraverso come una farfalla priva d’ali, sarebbe caduta con un tonfo nel suo corpo vivo.
Concetta le bacia la fronte, si allontana un poco per poi andare verso una donna con addosso i suoi stessi abiti. Muovono passi certi, come donne soldato”

– Il richiamo del merlo – Castelvecchi editore

IMG_1881«Sì, eccomi! Fra poco andrai, ma tu ricordati che noi siamo stati sacrificati dalla patria per cui combatti. Non avremo mai una terra a conservarci, mai qualcuno verrà a portarci un fiore. Siamo la vergogna che deve essere tenuta nascosta. Siamo i merli da mettere a testa in giù a suscitare terrore quando i raccolti non bastano, perché loro sanno che gli uccelli preferiscono patire la fame, piuttosto che guardare i loro compagni morti».

tratto dal mio nuovo romanzo ” Il richiamo  del merlo” Castelvecchi Editore.
Enza Armiento