LE TORCE…via di sopra o via di sotto ?
La processione delle TORCE partirà compatta dalla Chiesa di San Michele Arcangelo nel Castrum di Sonnino alle ore 14.00 del 12 Maggio 2018, arrivata in contrada LA CONA si divide in due gruppi ognuno guidato da due “caporali”.
La scelta “via di sopra” o “via di sotto”
La VIA DI SOPRA percorre i confini con Monte San Biagio, Amaseno, si arriva alle Serre, ai confini con Roccasecca dei Volsci. Si aspetta il tramonto, verso le ore 22.00 si accendono le torce ed inizia la discesa, le torce accese saranno visibili a Sonnino dalla piazza.
La VIA DI SOTTO segue il confine con Monte San Biagio, fino a Monte Romano, poi la discesa verso la contrada Frasso al confine con Terracina, poi Capocroce, Sonnino Scalo.
I due gruppi si ricongiungono a Santa Maria La Sassa e risaliranno verso il paese per tornare a San Michele Arcangelo, da dove si è partiti, saranno le 4.30 del 13 Maggio.
Nelle immagini la mappa del percorso, la Chiesa di San Michele Arcangelo, i “caporali” che guidano la processione, i fucilieri aiutanti dei “caporali”, la salita verso La Cona e La Cona.
#letorce #sonnino #tradizione #fede #penitenza #storia — a Sonnino.
Le Torce 12 – 13 Maggio 2018 #Sonnino
I #Briganti e le #Torce
” […] A #Sonnino, anche nel periodo più truce del brigantaggio, si eseguiva regolarmente la processione della vigilia dell’Ascenzione, oggi detta delle Torce . Nel cuore della notte comitive di uomini percorrono i confini del paese, salendo e scendendo le montagne con candele accese o rudimentali torce. il 5 Aprile 1823 Filippo Attiani, comandante della compagnia scelta dei cacciatori pontifici scriveva al del. per informarlo che durante la processione i partecipanti erano stati avvicinati più volte dai briganti, i quali avevano chiesto della cera benedetta. […]. Il Giammaria aggiunge: ” La cosa era stata già segnalata nel 1817 nel Bollettino politico della Delegazione, spedito il 18 maggio di quell’anno”. […]. Si può ipotizzare che ai briganti interessasse la cera in quanto tale, cioè le candele o torce, per la notte, ma la religiosità era fuori discussione e è più probabile che se ne volesse fare un uso apotropaico e scaramantico. [..].
Fonte “Il triangolo della morte” di don Michele Colagiovanni che a sua volta cita il dott. Gioacchino Giammaria.
Nella foto un’altro momento saliente, il taglio dei torcioni di cera vergine ,i frammenti vengono donati ai presenti. — a Sonnino.
Angela Pacchiarotti