RIPORTIAMOLI A CASA
Mattarella ai marò: “Avete il mio sostegno”
Il capo dello Stato si ricorda dei nostri fucilieri. Ma dopo quasi 4 anni nulla è cambiato
Milletrecentosessantasei giorni trascorsi dal 15 febbraio 2012, data del mai chiarito incidente in acque internazionali, nel quale perirono due poveri pescatori indiani. Per quelle morti sono ingiustamente sotto accusa da parte del governo indiano i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Di loro si è ricordato ieri il presidente della Repubblica
«Il mio pensiero va anche questa volta alla missione dei fucilieri di Marina Girone e Latorre, allora impegnati anch’essi a difesa della sicurezza delle nostre navi mercantili. A loro rinnovo il mio sostegno e il sostegno del Paese. Sarò davvero lieto quando potrò incontrarli insieme in Italia».
Queste le parole di Sergio Mattarella, che si è recato a Mascate in Oman, al suo rientro dalle visite di Stato nella Repubblica Socialista del Vietnam e nella Repubblica di Indonesia.
Al Porto Sultan Qaboos in Oman ha visitato la fregata «Carabiniere», la quarta Unità del programma italo-francese Fregata Europea Multi Missione. «La pirateria ha infestato per lungo tempo questi mari – ha detto Mattarella – dai quali transita quasi l’80% del commercio mondiale su nave. Tutti noi ricordiamo gli attacchi subiti da alcune unità mercantili italiane, con prolungati sequestri di equipaggi e di navi che tanta apprensione ci avevano procurato», ha aggiunto.
«Ora, grazie alle efficaci azioni di contrasto al fenomeno poste in essere dalla comunità internazionale, il numero degli assalti si è ridotto drasticamente. Il nostro sostegno ad entrambe le operazioni antipirateria è stato determinante per il conseguimento di questo risultato. E ciò, indubbiamente, grazie alla professionalità degli equipaggi e alla qualità delle navi messe in campo. La vostra – ha sottolineato il capo dello Stato – è una missione certamente impegnativa, considerata l’ampiezza dell’area da pattugliare, per prevenire e contrastare le azioni dei pirati, perpetrate anche a oltre mille miglia dalle proprie basi d’appoggio. Un impegno considerevole per l’intera comunità internazionale, per garantire la libertà di navigazione e l’affermazione del diritto internazionale. La guardia va tenuta alta, come sempre. Ma l’obiettivo della restituzione di questi mari alla legalità e alla libertà di navigazione adesso è più vicino, grazie anche alla vostra opera», ha concluso Mattarella.
Sul caso dei marò era scoppiata, l’altro giorno, una polemica, sollevata dal capogruppo torinese di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, che ha ritenuto un’opera esposta alla kermesse di arte contemporanea Paratissima, offensiva per i due marò Girone e Latorre. Javier Scordato per il laboratorio creativo sperimentale italo-albanese-argentino Groshgrup, ha raffigurato i marinai in due pannelli, intitolati «MARO’nna de LATORRE pendente della giustizia e MARO’nna del VII Girone infernale», in maniera difficilmente interpretabile. Latorre e Girone sono due «Madonne», con un velo fatto di giornali, dal quale spuntano mitragliatrici e cadono teschi.
Il sindaco di Torino, Piero Fassino, in Sala Rossa ha messo in chiaro: «Quell’opera non corrisponde al sentimento della città, solidale e vicina con marò e famiglie». «Avevo chiesto una presa di posizione chiara del sindaco Fassino ed è arrivata – ha commentato Marrone – una forte stigmatizzazione, la rinnovata solidarietà ai due fucilieri di Marina e alle loro famiglie, insieme alla giustificazione sull’ammissione di quest’opera solo per la mancata preventiva supervisione sulle rappresentazioni inserite da parte dell’Amministrazione comunale».
A. A.