Valentino Rossi, il ricorso al Tas: se vincesse otterrebbe un rimborso milionario
La stagione del MotoGp non è ancora finita. Il motomodiale prosegue la sua corsa nelle aule del Tas
Mario Valenza –
La stagione del MotoGp non è ancora finita. Il motomodiale prosegue la sua corsa nelle aule del Tas.
Il tribunale sportivo ha respinto la sospensiva, spiegando di non avere il tempo tecnico per decidere sulla questione, ma ha sottolineato che l’arbitrato resta aperto. Dunque, tra qualche mese, Rossi potrebbe anche scoprire di avere ragione. Il Tas potrebbe ritenere sbagliata la penalità decisa dalla direzione gara dopo Sepang e restituire i punti sulla patente al Dottore. La storia del mondiale non cambierà: il titolo resterà comunque nelle mani di Lorenzo. Il Dottore, però, potrebbe consolarsi in ben altro modo. Come spiega Paolo Gozzi su Gazzetta.it, “in termini legali si parla della “perdita di chance”, ovvero l’impedimento a realizzare qualsivoglia impresa. Chiaro che partire in ultima posizione sia una “perdita di chance” nella lotta (poi persa, ndr) al titolo mondiale di Rossi. E insomma, se il Tas sentenziasse che la Fim ha sbagliato nel punire Rossi, lo stesso Dottore potrebbe chiedere – e ottenere – un risarcimento economico. E i vertici del motociclismo non possono dormire sonni tranquilli. La ragione? I soldi che Rossi potrebbe chiedere – e ottenere – sarebbero parecchi”.
Lo studio legale svizzero Maestretti che assiste il nostro pilota potrebbe presentare un conto salatissimo. Già, perché la vittoria del motomondiale avrebbe garantito al Dottore una “valangata” di denaro: i premi della Yamaha, il bonus degli sponsor, merchandising, diritti vari. Insomma, il danno derivante dall’aver perso il mondiale, per la “multinazionale Valentino Rossi” e per la sua società, laVR46, è enorme.