Ho sempre considerato di altissima civiltà il poter andare in farmacia e chiedere una pillola di acido acetilsalicilico pagandola l’equivalente di 15 centesimi di Euro.
Qui è possibile.
Premetto che la moneta nazionale qui è il WON e che circa 1320 WON fanno un EURO.
Qui, il medico, prescrive al paziente il numero esatto di pillole di cui ha bisogno e indica sulla ricetta il principio attivo delle pillole e non il nome del farmaco. In farmacia il farmacista conta il numero di pillole necessarie e le mette singolarmente in bustine termosaldate con il nome del paziente, il principio attivo e la data di scadenza, niente altro.
Il cliente paga solo le pillole di cui ha bisogno e, spesso, sono cifre ridicole che il farmacista incassa senza batter ciglio.
Praticamente le confezioni da 12 o 24 pillole sono considerate uno spreco. E non vengono quasi usate.
Quanto poco sarebbe necessario per far risparmiare soldi al Servizio Sanitario Nazionale in Italia.
(Lobby delle case farmaceutiche permettendo !!!)
Carlo Perugini