Diario di Carlo Perugini da Soeul 2018- I

LA PARTENZA AVVENTUROSA

La partenza di questo viaggio è stata un tantino problematica. Un mio amico, molto carino, si offre di darmi un passaggio in macchina fino a Roma. Tiburtina o Termini mi chiede. Rispondo che per me vanno bene tutte e due. Tanto devo andare a Fiumicino. Alle 6.00 del mattino, puntuale passa a prendermi. Comincia appena ad albeggiare ma si intravede un cielo sgombro di nuvole. Il mio amico molto loquace, nonostante l’ora, continua a parlare del falso allarme neve della Radio e Televisione. Irride, sghignazzando ai comunicati della protezione civile, che a suo dire è inutile ed esagera. Se la prende con il sindaco che ha precauzionalmente chiuso le scuole. È euforico. Guida con disinvoltura sulla Benevento Caianello chiedendomi di tanto in tanto. “Addo sta questa neve? ” io annuisco compiacente. Mi dice di prepararmi che alle 9.00 saremo alla stazione Termini e poi lui proseguira’ per Perugia. Gli chiedo di andare più piano con la macchina, ma lui sorride e mi dice che conosce tutti gli autovelox e non ha problemi. Lo vedo sbiancare solo dopo Piedimonte Matese dove all’ultimo momento ha visto un Autovelox che deve essere stato impiantato stanotte. “Nascono come i funghi !!! Inveisce dopo aver dato un’occhiata al suo contachilometri. Ma il cielo è sempre blu e lui la prende con filosofia. Oltrepassiamo il Volturno e si cominciano a vedere i primi fiocchi di neve. Il mio amico ci scherza. “Per qualche fiocco, tutto sto bordello…” . Ma la nevicata si fa sempre più forte. Lui sottovaluta, minimizza, ha le gomme termiche… a Caianello una fila di macchine con le quattro frecce accese ci informa che l’ingresso dell’autostrada è chiuso. “Non ti preoccupare” mi fa. “Conosco la strada vecchia per Cassino, ci vorrà un minuto…
La strada provinciale è già impercorribile. Mucchi di neve dappertutto. Lui mi dice che mi porterà fino a Cassino e di la posso proseguire in treno. Dubito che arrivi a Cassino, ma non voglio scoraggiare il suo entusiasmo. Un camion di traverso mortifica tutti i suoi propositi. Gli chiedo cortesemente di portarmi alla stazione di Pietra Vairano che è li vicino. Lui acconsente con un sospiro di sollievo e mi pianta nella neve con le mie due valigie davanti alla stazione di Pietra Vairano scomparendo nella tormenta…

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