Dove nasce la Paura?

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Dove nasce la Paura?
Michele Massimo Casula

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Quando guardiamo il nostro corpo, ci accorgiamo di avere dei limiti.
Ogni oggetto solido e ogni corpo ai nostri occhi, ci sembra che finisca dove inizia lo spazio vuoto.
Osserviamo la forma e diamo una definizione in misure come altezza, larghezza e profondità.
Difficile ricordare che tutto si espande a livello energetico e può andare oltre a quello che si vede.
Se pensiamo a quello che un corpo umano può fare ci limitiamo a quello che fisicamente è in grado di affrontare . Il corpo compie dei movimenti e occupa uno spazio proporzionato alla forma che ha.
Il coraggio ad esempio è un’emozione che ci permette di andare oltre a quello che vediamo e anche oltre a quello che possiamo immaginare. Di questa emozione parlerò una prossima volta, oggi mi voglio soffermare sulla Paura che in realtà è il vero limite di qualsiasi azione.

Quando ho paura di qualcosa, mi accorgo che il mio corpo agisce con meno forza, l’energia viene a mancare e la mente non riesce a trovare soluzioni.

paura2Ho avuto un periodo in cui guidare l’auto mi metteva in quella frequenza limitante e spesso sono stato costretto a rinunciare al piacere di viaggiare liberamente per cui preferivo scegliere i mezzi pubblici. Per rilassare la mente compravo un giornale, e soprattutto quando si viaggia in treno questo è possibile.
Così tra una notizia di guerra, due o tre allarmi sulla politica e qualche atto di violenza ecco che la mia amica Paura si veniva a sedere sopra le mie gambe.
In questi casi mi sono trovato a viaggiare scomodo, rimpiangendo il fatto che in auto avrei avuto più spazi e soprattutto avrei potuto prendere un caffè in autogrill.
A colloquio con la mia mente sono arrivato a capire che esistono diversi tipi di paure e che alcune sono funzionali.
Ad esempio la paura dell’auto credo sia lecito averla, anzi è doveroso ricordare che la velocità è un pericolo per tutti e posso tranquillamente scegliere di andare piano. La paura della violenza è anche lei naturale, ma non dipende da me e anche se sono contrario, poco posso fare.
Dopo una lunga discussione, sempre con me stesso, ho capito che fare chiarezza su questa emozione mi avrebbe aiutato ad affrontare meglio le mie scelte.
Ci sono diversi tipi di paure. Alcune aiutano a limitare i danni, altre servono a sollecitarne.

La vera scoperta è che in base a quanto spazio noi diamo, la paura si espande e contamina tutto quello che ci circonda. Ragionando sulla convenienza mi sono trovato d’accordo con me stesso sulla decisione di gestire questa emozione andando a riconoscere dentro di me i danni che può provocare.
Come accade con una persona che amo, mi sono promesso di non danneggiarmi più scegliendo di conoscere ogni parte di me così da individuare ciò che poteva limitarmi.
È stato un lavoro lungo, ma alla fine ho capito che la paura è come quei parenti che una volta entrati in casa tua non sai mai quando se ne andranno e dal momento che entrano dalla porta sai già di aver perso la tua libertà.
Consiglio

Tutto quello che non si conosce, ci fa paura. Tutto quello che non possiamo controllare, ci fa paura. Tutto quello che ci fa soffrire, ci fa paura.
Conoscere e informarci aiuta la mente a trovare soluzioni. Accettare la vita per la sua delicata precarietà ci permette di darle un valore maggiore. Allargare la mente e accettare i nostri limiti ci permette di aprirci a nuove soluzioni.

 

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