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Il Museo delle Campane di Agnone
In Molise, su di un colle boscoso che domina la valle del Verrino, sorge Agnone, insediamento d’origine preromana che, sin dal medioevo, è noto per la produzione di campane. Le campane di Agnone sono conosciute in tutto il mondo grazie alla secolare attività della Fonderia Marinelli che, dal 1924, può fregiarsi del titolo di “Pontificia” concesso da Papa Pio XI.
Questa fonderia ha fuso concerti di campane importanti, come quello del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, le campane di Montecassino, le campane della Cattedrale di Buenos Aires, la campana del Giubileo del 2000, ma le sue origini sono antichissime: della fonderia Marinelli si hanno cenni storici già a partire dall’anno 1000.
Un Museo testimonia questa attività con una esposizione di campane, stampi, foto e studi tecnici.
Il documento più antico che il museo contiene è un’edizione olandese del 1664 del trattato “De Tintinnabulis”, l’opera fondamentale dell’arte campanaria.
Una cortese guida illustrerà il difficile processo di costruzione delle campane accompagnando il visitatore anche nella fonderia al cospetto dei forni. Si scoprirà della creazione dell’anima in mattoni, della falsa campana ricoperta da argilla, delle decorazioni con la tecnica a cera persa, dell’interramento e della fusione con colata di bronzo. Questa è una tecnica rimasta immutata nel corso dei secoli ma il visitatore sarà anche introdotto alla problematica del suono delle campane.
Si tratta dell’unico museo italiano dedicato completamente alla lavorazione della campana, visitarlo è un’esperienza emozionante, da consigliare assolutamente.
Autore articolo e foto: Angelo D’Ambra