Inaugurata il 15 dicembre, nella _Galleria Spazio Immagine_ nel centro storico di Campobasso, la mostra
*“TINA MODOTTI – FOTOGRAFA e RIVOLUZIONARIA”
a cura di Reinhard Schultz (Galleria Bilderwelt di Berlino), portata in città dall’associazione culturale _Centro per la Fotografia Vivian Maier_.
Negli spazi di via Persichillo, n.1 sarà mostrato un vasto repertorio fotografico arricchito da testimonianze originali, quali le lettere di corrispondenza fra la Modotti e la madre e fra l’artista ed Edward Weston, uno fra i fotografi americani più importanti nella prima metà del Novecento.
Fra i documenti esposti, anche materiale politico attraverso cui sarà possibile ricostruire le tappe fondamentali della vita pubblica e privata della “fotografa combattente”, così come veniva definita dal compagno Vittorio Vidali (documenti tratti dall’archivio Tina Modotti di Christiane Barckhausen-canale).
Il progetto nasce dall’idea di diffondere e far conoscere, attraverso una raccolta esclusiva, l’esperienza di cui è stata protagonista Tina Modotti nello scenario di fine anni Venti tra Italia e Stati Uniti d’America.
Un progetto ambizioso che mira a dar voce a un capitolo importante nella cultura della fotografia.
Tina Modotti* (Udine, 1896 – Città del Messico, 1942) è stata una delle più importanti fotografe della prima metà del XX secolo, oltre ad attrice e attivista politica.
Musa di Pablo Neruda e modella di pittori messicani come Pablo Rivera e David Alfaro Siqueiros, le sue opere fotografiche sono esposte nei più importanti musei del mondo, tra cui l’ _International Museum_ _of Photography and Film_ at George Eastman House di Rochester (New York) e la _Library of Congress_ di Washington.
Siete tutti invitati a partecipare e a diffondere la notizia
Orario di apertura:
dal Martedì al Venerdì dalle 18:00 alle 20:30
Sabato e Domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 20:30
In orari e giorni diversi è possibile prenotare una visita su appuntamento.
Ingresso Libero
” […] Un mondo marcia verso il luogo dove tu andavi, sorella.
Avanzano ogni giorni i canti della tua bocca nella bocca del popolo glorioso che tu amavi.
Valoroso era il tuo cuore.
Nelle vecchie cucine della tua patria, nelle strade polverose, qualcosa si mormora e passa, qualcosa torna alla fiamma del tuo adorato popolo, qualcosa si desta e canta.
Sono i tuoi, sorella: quelli che oggi pronunciano il tuo nome, quelli che da tutte le parti, dall’acqua, dalla terra, col tuo nome altri nomi tacciamo e diciamo.
Perché il fuoco non muore.”
(PABLO NERUDA, 5 gennaio 1942, epitaffio dedicato a Tina Modotti)