Il Sindaco Rinaldi risponde al Natale
“Non posso che provare disgusto per l’articolo apparso martedì sul Sannio Quotidiano – ci ha detto il Sindaco Gianfranco Rinaldi che abbiamo incontrato –, frutto della sorprendente penna del 5 Stelle grillino Giuseppe Natale. Questo, purtroppo, mi fa ricordare gli anni bui della politica pontelandolfese, quella fatta qualche tempo addietro di manifesti, volantini e carta bollata, di caccia alle streghe e di denunce, che ha creato fratture in seno al nostro paese oggi in via di guarigione. Se questo è il nuovo che avanza c’è poco da sperare per il futuro della nostra comunità. L’autore dello sproloquio oggi parla e scrive quando poteva farlo con tranquillità sabato in sede di incontro-confronto, invece ha fatto scena muta come quando si viene pescati impreparati ad una interrogazione a scuola. E noi con pazienza abbiamo ripetuto la lezione, in termini comprensibili per tutti, abbiamo fatto capire, e si è capito, come funziona il ciclo della captazione e della distribuzione delle acque sorgive nella rete pubblica gestita dall’Alto Calore Servizi, interlocutore inefficiente al quale ripetutamente abbiamo fatto pressioni forti per assicurare un servizio funzionante, senza ottenere risposte concrete. Ma non staremo certo a guardare, daremo sempre più continuità al nostro pressing. A proposito di lezione, non posso non ricordare a chi sa e far sapere a chi non sa, che il Natale qualche tempo addietro e non molto, esibì foto da lui scattate di serbatoi e tratti di rete idrica in disuso dove sarebbe passata ipoteticamente l’acqua erogata nei rubinetti delle nostre case. Lo fece per ignoranza o per raggiro?! La fatiscenza di una rete obsoleta, rattoppata alla meno peggio un po’ ovunque sul territorio da tutte le Amministrazioni che ci hanno preceduto, ineluttabilmente ci condanna, ma il nostro impegno, la nostra caparbietà, la nostra voglia di fare i fatti, ci ha portato a risanare ben 5 km di tubazione che rappresenta un risultato significativo mai raggiunto. Le acque torbide sono un problema atavico che l’inefficiente interlocutore irpino allo sbando, seppur oggetto dei nostri continui attacchi, dimostra incapacità progettuali risolutive. Lo scrittore prolisso si nasconde dietro un monitor al fianco di una tastiera che scrive, evita il momento del confronto diretto, si tira indietro, forse come Pulcinella conosce il motivo ma sbaglia le parole. Parole che la grillina Francesca Maio poteva usare prima e non oggi, prima di agire sconsideratamente insieme a Pasquale Maglione, prima del 2015, quando senza avere cognizione di causa, impreparata, ex abrupto, solo per aver sentito dire, produce una denuncia alla Procura della Repubblica, senza nulla di fatto. Ho già stigmatizzato e stigmatizzo la vicenda, non posso avere a che fare con gente vigliacca che prima ti pugnala alle spalle e poi ti sfida a duello. Non sfuggo al confronto oggi, non l’ho mai fatto ieri e mai lo farò domani, le porte della Casa Comunale sono aperte a tutti e tutti possono confrontarsi lealmente con l’Amministrazione che ho l’onore di dirigere”.
Gabriele Palladino