Arriva una bolletta da 0 euro: “Paga o tagliamo la luce”
Il sindaco di Pieve Porto Morone riceve una diffida. Ma la bolletta da pagare è di zero euro. E in Posta rifiutano il versamento
Claudio Cartaldo – Ven, 01/12/2017
Sembra uno scherzo, ma non lo è. Virginio Anselmi, sindaco di Pieve Porto Morone (Pavia), si è visto recapitare una lettera dalla società che fornisce l’energia elettrica in cui gli viene intimato di pagare la bolletta entro 25 giorni altrimenti gli avrebbero staccato la luce.
Tutto normale, direte. Sarà successo a milioni di persone in Italia. Peccato che quella di Anselmi sia una bolletta da 0 euro. Zero.
“All’inizio credevo di aver visto male – racconta il sindaco alla Provincia Pavese –. Poi ho guardato e riguardato. Era proprio così. Avviso di costituzione in mora, con la diffida a pagare tutto entro 25 giorni. Altrimenti subirò dapprima la riduzione dell’energia elettrica del 15%. E poi la sospensione della fornitura. Se non corro a pagare quegli 0 euro della bolletta”.
Il fatto è che, a quanto pare, alla società non “risulta pervenuto” il pagamento “degli importi sopra indicati (0 euro)”. “Pertanto – si legge nella lettera – la diffidiamo a procedere all’integrale pagamento entro 25 giorni, utilizzando il bollettino precompilato allegato”. E il bollettino, ovviamente, indica l’assurdo importo di zero euro. “La informiamo anche che in mancanza di pagamento – continua la missiva – sarà eseguita una riduzione della potenza ad un livello pari al 15% della potenza disponibile. In caso di persistenza del mancato pagamento, sarà effettuata la sospensione della fornitura per morosità, con addebito a suo carico dei costi”.
Il sindaco non si è perso d’animo. E per evitare di rimanere al buio (la bolletta riguarda l’utenza privata e non quella del Comune) si è rivolto al call center della società. Il dubbio era quello di essersi dimenticato qualche pagamento arrestato. Niente da fare. “Mi hanno assicurato che non c’erano ritardi né inadempienze. Allora ho chiesto cosa significasse la bolletta senza importo. Non mi hanno saputo rispondere”. E così Anselmi è andato in posta per pagare zero euro e inviare la documentazione richiesta. Peccato che, come prevedibile, l’impiegato abbia spiegato al primo cittadino che non è possibile fare pagamenti se non esiste una cifra. Anche solo 1 euro.