Descrizione
Questo testo ha lo scopo di offrire al lettore una ampia informazione sulle acque che hanno interessato ed interessano il territorio campano e la città di Napoli. Innanzitutto, esamina le varie tesi sull’esistenza e percorso del Sebeto, attraverso le differenti notizie fornite nei testi dei più importanti scrittori e, nei versi di alcuni poeti, non solo napoletani, susseguitisi nel corso dei secoli: da Virgilio a Stazio, dal Columella al Capaccio, dal di Falco al Summonte, dal Ceva Grimaldi al Capasso e tanti altri. Elenca poi le sorgenti e gli acquedotti del passato come quelli attualmente in funzione. Descrive i luoghi delle tante fontane scomparse che ornavano la città, nelle piazze, strade e fondaci e, di questi ultimi, per la prima volta, offre un elenco di quali fossero e dei quartieri dove erano ubicati. Narra poi la storia delle fontane ancora oggi esistenti. Infine, indica le sorgenti di acque sulfuree ed i bagni termali, soffermandosi su quelle del territorio flegreo e ischitano e, per il primo, propone notizie ed immagini del codice pergamenaceo: “Nomina et virtutes balneorum seu de balneis Puteolorum et Baiarum”, più noto come “De balneis Puteolanis” del 1474.
Autore
Aurelio De Rose, nato a Napoli nel 1939 vive a Roma. Studioso della vita artistica napoletana antica e moderna, Ha collaborato e collabora con quotidiani, riviste letterarie e culturali, con interventi di storia del costume e critica d’arte. Tra i vincitori del Premio Pontano (sez. poesia), 1977 e Primo Premio (silloge) Memorial Gennaro Sparagna, 2007. È tra gli estensori del testo Metrò-Art-Visitare Napoli con la Metropolitana. Dieffe Comunicazioni, Napoli, 2003. È presente in varie antologie e testi tra i quali si citano: La parola negata (rapporto sulla poesia a Napoli), di Mario M. Gabriele, 2004; Le città dei poeti, a cura di Carlo Felice Colucci, 2005; Quei napoletani da ricordare, vol. 2, di Achille della Ragione, 2013.
