La località Ciommo Pesce è da tre mesi senz’acqua
E’ ancora emergenza idrica, è sempre emergenza idrica, non è mai finita l’emergenza idrica per le popolazioni residenti alla c.da Piana di Lanna in particolare quelle delle località Ciommo Pesce e Lisa. Sono diversi, tanti ormai gli anni che le condutture delle case di quell’area in agro di Pontelandolfo raramente sono percorse da una sola goccia di acqua. Come per gli anni passati anche quest’anno sono oltre due mesi, forse tre, che le località Ciommo Pesce e Lisa sono praticamente all’asciutto, fatto salvo qualche sporadica apparizione dell’acqua nelle ore notturne per pochi attimi, neanche il tempo di una “sciacquata di faccia”. Enormi sono i disagi per gli abitanti delle due località, che pure pagano regolarmente le loro bollette. Incombente possiamo dire, è il pericolo per l’igiene e la salute pubblica. Il Comune sta ripetutamente segnalando il disservizio all’Alto Calore Servizi, la società che gestisce la rete idrica del paese, qualche risposta c’è pure stata ma è immediatamente volata via nel vento. Gli operatori della società avellinese si recano pure sul posto, cercano di fare il possibile, ma risposte esaustive non ce ne sono, il problema non si risolve. Solo qualche volta la indicibile situazione, dopo l’ennesimo intervento riparatorio o manovratorio, sembra avviarsi alla normalità, ma è solo una speranza che si spegne dopo pochi giorni e così il dramma continua, le difficoltà aumentano, il disagio cresce sempre più. Le risorse idriche dei pozzi sono pressoché esaurite per il continuo utilizzo dell’acqua e l’assenza di piogge ormai da tempo. La vicenda è incredibile, la situazione è paradossale: se non nelle tubazioni idriche del paese, dove vanno a finire, ci chiediamo e si chiede l’utenza, i milioni di metri cubi di acqua che sgorgano dalle numerose e copiose sorgenti di Pontelandolfo? La protesta si fa sempre più vibrante. Il Comune riceve con frequenza istanze e segnalazioni dagli abitanti della contrada senz’acqua. Abitanti che più volte, esasperati, nelle ultime settimane, in delegazione hanno fatto irruzione negli uffici dell’Ente. In ogni occasione il Comune riceve, incassa e investe della gravità della problematica l’Alto Calore Servizi per la sua competenza. La Società irpina riceve, incassa e non risolve. Gli agenti tecnici della società irpina si giustificano asserendo che le località Ciommo Pesce e Lisa si trovano posizionate in un’area geografica del paese, quella parte di territorio che si protende verso le alture al confine con il viciniore comune di Morcone, al limite con le quote del serbatoio per una normale fornitura. Il Sindaco Gianfranco Rinaldi più volte ha fatto la voce grossa ma l’acqua non si vede e allora il primo cittadino per la gravità della situazione, per il menefreghismo, per la negligenza dell’Alto Calore e per motivi di salute pubblica con una nota ufficiale ha chiesto l’autorevole intervento della Prefettura per un ritorno al più presto, si spera, alla normalità.
Gabriele Palladino