EticaCampagna contro violenza donne
25 novembre, violenza donne, progetto “La panchina rossa”
Di Agnese Fedeli –
“La Panchina rossa “è un percorso di sensibilizzazione e di informazione lanciato dagli Stati Generali delle Donne e rivolto ai Comuni, alle associazioni, alle scuole e alle imprese di tutta Italia: la richiesta è quella di installare una panchina rossa in ogni Comune, come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità
Il progetto “La Panchina rossa” è stato lanciato proprio in vista del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulla donne. Ai Comuni italiani si chiedeva di trovare una location significativa, magari centrale oppure con un senso speciale per il Comune di riferimento, dove mettere una panchina verniciata di rosso. Colore che ormai si riferisce pienamente ad ogni campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e in favore delle pari opportunità.
Sono decine e decine i Comuni che hanno risposto al progetto “La Panchina rossa”. La prima panchina è stata posata nella piazza di Lomello, in provincia di Pavia, il 18 settembre scorso. Nelle settimane successive molte altre ne sono state installate, così come è in programma in molte zone d’Italia nei giorni del 25 novembre.
Diversamente rispetto alle mostre temporanee o agli eventi, la panchina rossa resterà ogni giorno presente nelle comunità, nei parchi, nelle piazze di tanti Comuni italiani come monito per la difesa dei diritti delle donne e contro il femminicidio.
Panchine rosse si potranno dunque vedere (e usare, perché saranno ovviamente pubbliche!) a Pescara, Scampia, Collesalvetti, Stagno, Voghera, Massafra, Francavilla, Monza e l’elenco potrebbe essere lungo.
Oltre a rappresentare un “monumento” civile di significato immediato, la panchina rossa ha anche il valore aggiunto di coinvolgere, spesso, anche i più giovani: in alcuni Comuni si è chiesto ai giovani writers di dipingere la panchina. Un modo semplice di fare comunità intorno ad una tematica, quella del femminicidio, sempre più alla portata di tutti. Purtroppo.