Giuseppe Costanza, l’autista di Falcone scampato alla strage di Capaci, è a Morcone per la presentazione del libro “Stato di abbandono”.
Venerdì 22 settembre ore 10,00 presso il Palafiera di Morcone
Sabato 23 maggio 1992 alle 17,52 minuti e 32 secondi 572 chili di esplosivo attivati a distanza aprono una voragine sull’autostrada A29 che collega l’aeroporto di Punta Raisi con Palermo, all’altezza dello svincolo autostradale di Capaci, spazzando via le auto del giudice Falcone e della sua scorta. Nell’attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, Francesca Morvillo sua moglie, tre giovani agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Gli agenti Angelo Corbo, Gaspare Cervello e Paolo Capuzza miracolosamente sopravvissero, come pure scampò all’atto terroristico l’autista giudiziario e uomo di fiducia del giudice, Giuseppe Costanza. L’autista si salvò perché era seduto sul sedile posteriore in quanto il giudice, proveniente da Roma e atterrato con la moglie all’aeroporto di Palermo, chiese di voler guidare di persona l’automobile. Accanto a lui sedeva la moglie Francesca Morvillo.
Il miracolato dell’attentato messo in atto da Cosa Nostra, Giuseppe Costanza, è oggi nella cittadina murgantina su invito dall’Associazione “Adotta il tuo Paese” che nell’ambito delle innumerevoli manifestazioni celebrative della strage di Capaci organizzate in tutta Italia in occasione del 25° anniversario, ha voluto ricordare anche a Morcone questo giorno funesto che segnò sicuramente una delle pagine più violente e più tristi della storia del nostro Paese, e lo fa con la presentazione del libro di Riccardo Tessarini “Stato di abbandono”, dove Costanza, il sopravvissuto, in un racconto biografico inedito, parla del suo lungo e intenso rapporto con il giudice Falcone e di tutto quello che ha patito dalle istituzioni dopo la strage, isolato e strumentalizzato dall’informazione, trasformando la sua vita dal giorno dopo il disastro in un inferno, relegato a fare fotocopie, senza sapere nessuno che cosa farsene di un uomo ormai solo da rottamare. Giuseppe Costanza a 25 anni dall’attentato di Capaci, ancora oggi combatte per i propri diritti. “Adotta il tuo Paese” ha voluto che tutti sapessero di Costanza, servitore dello Stato, e del suo triste destino e ha voluto ricordare la strage affinché, come ha scritto Paolo Cirino Pomicino, “… il ricordo di Falcone non si esaurisca in una ripetitiva liturgia per alcuni finanche ipocrita e si trasformi, invece, in un fulgido esempio di lotta seria per la legalità …”. “Adotta il tuo Paese” ha voluto ricordare l’uccisione di Falcone, come non ha voluto dimenticare la strage di via d’Amelio dove, dopo circa due mesi da quella di Capaci, morì il giudice Borsellino, per dare un messaggio forte, alle nuove generazioni in particolare, che la mafia non deve far paura, che la mafia non è invincibile se tutti insieme uniti la combattiamo, come volevano i due magistrati. Interverranno all’incontro, oltre a Costanza, il giornalista Sandro Tacinelli, il pubblico ministero presso la procura di Avellino Luigi Iglio e il presidente Ruggiero Cataldi di “Adotta il Tuo Paese”, l’associazione promotrice dell’evento. Parteciperanno, tra gli altri, gli studenti dell’Istituto Superiore don Peppino Diana e dell’Istituto Comprensivo Eduardo De Filippo ai quali è destinato, in via prioritaria, l’incontro.
Gabriele Palladino