l super redditometro va in pensione

Il super redditometro va in pensione: ecco i nuovi strumenti di controllo del Fisco

Dopo il fallimento del “super redditometro”, il Fisco cambia strumenti e i controlli per combattere l’evasione si spostano on-line
Ginevra Spina – Sab, 08/07/2017

Cambia il controllo del Fisco: dopo che la Corte dei Conti ha certificato il fallimento del “super redditometro”, cambiano gli strumenti di lotta all’evasione.

Istituito con un decreto ministeriale del 24 dicembre 2012, il “super redditometro” debuttò tra le polemiche nel 2013. Doveva essere una nuova versione più puntuale ed efficace del “redditometro” degli anni Novanta, invece, a 4 anni di distanza si è rivelato un flop: nel 2016 gli accertamenti effettuati con questo strumento sono stati solo 2.812, il 52% in meno del 2015, recuperando appena 2 milioni di euro.

Come funzionava il redditometro

Il meccanismo mira a definire il reddito ricostruendo il tenore di vita del contribuente, incrociando i redditi dichiarati con le spese della famiglia. Le voci da controllare però sono oltre 100: giocattoli, scommesse on line, gioielli, abbonamenti pay tv, barche, iscrizione a circoli esclusivi, ecc… Troppe per essere verificate realmente e quindi si era pensato di usare come parametri le medie di spesa dell’Istat.

Ma è intervenuto subito il Garante della privacy che ha posto una serie di vincoli tra cui quello di non utilizzare le medie di spesa dell’Istat ma solo le spese accertate in capo al soggetto sottoposto a verifica. E così il “super redditometro” partì già azzoppato.

Il flop

Già nel 2014, l’Agenzia delle Entrate chiarì che non ci sarebbe stata alcuna campagna di controlli di massa: gli accertamenti, focalizzati sui grossi patrimoni, sarebbero stati al massimo 35 mila su 40 milioni di contribuenti. Inoltre i controlli sarebbero scattati solo in caso di scostamento superiore al 20% tra redditi e spese accertate, con una differenza non inferiore a mille euro al mese.

Ma i risultati reali sono stati ben al di sotto delle già ridimensionate aspettative. La Corte dei Conti ha certificato che nell’ultimo anno gli accertamenti effettuati con questo strumento sono stati solo 2.812, il 52% in meno del 2015, recuperando appena 2 milioni di euro.
I nuovi strumenti

Così, dopo il “redditomentro”, anche il “super redditometro” andrà in pensione. Invece di preparare una nuova versione aggiornata, però, il Fisco sta puntando su altri strumenti per combattere l’evasione: la fatturazione elettronica, la trasmissione telematica dei corrispettivi, l’archivio dei conti correnti, le lettere di compliance (cioè i tentativi del fisco di ottenere preventivamente il dovuto), i nuovi metodi di incasso dell’Iva, lo Split Payment, il reverse charge e lo scambio di informazioni finanziarie tra 97 Paes