Tre maschi e un matrimonio

genitorialità-150x150Tre maschi e un matrimonio
È tutta questione di… prudenza.

Sapete tutti che io sono stato, e sono tutt’ora, a favore delle unioni civili. Certo, non come sono intese dalla Cirinnà, perché di fatto discriminano le situazioni civili, non religiose, fra eterosessuali. Ma si è trattato di una classica manovra elettorale, per raccattare qualche voto in più. E se le cose continueranno di questo passo, certamente Grillo ha ragione quando dice che il #PD è destinato al decesso.

Scritto questo, leggere questa notizia,(Colombia, nasce la prima famiglia poliamorosa: matrimonio tra 3 uomini) mi mette di fronte alla necessità di dover fare qualche breve ragionamento, non solo di tipo evolutivo, ma specialmente di tipo cognitivo, mentale.

Io ho la fortuna di frequentare Bogotà, come Visiting Professor di Anthropology of Mind, presso la Universidad Externado de Bogotà. Ambiente liberale, aperto, giovanile. Pensate che i professori hanno un’età media tra i 30 e 40 anni… proprio come da noi! Si respira in tutta la capitale un’aria di grande accoglienza per tutte le diverse culture, e non dobbiamo dimenticare che le etnie presenti in Colombia sono oltre 60, e nelle Università colombiane si insegnano materie tipiche di queste etnie, come una pedagogia della terra.

Insomma, si respira, almeno a livello educativo, una temperie che esclude stigmatizzazioni basate sulle differenze individuali, e dunque anche a livello sessuale. Una nazione troppo multietnica e molto accogliente, non può convivere con queste caratteristiche affermando universalmente cosa è vero e cosa è invece sbagliato, ciò che è giusto nel privato e ciò che è condannabile.

Tuttavia il poliamorismo è una cavolata, sia dal punto di vista cognitivo che da quello evolutivo, perché, anche se sembra possibile, in quanto risulta una sorta di poligamia (in questo caso specifico, di tipo omosessuale), può diventare complesso quando da qui si arriverà ad affidare bambini a queste unioni. Chi vuole stare in tre, quattro, cinque o sei, lo faccia pure, dal mio punto di vista. Ciò non inficia la morale e tanto meno richiede considerazioni etiche, dal mio punto di vista. Ma diventa una cosa assai pericolosa, e ripeto assai, quando diventerà la base di maggiori richieste, come la genitorialità.

Dunque, che si regolamenti questa faccenda, ossia la possibilità di diventare trigenitori, perché in questo caso, come in molti casi anche di genitorialità omosessuale, a farne le spese educative saranno gli eventuali figli adottati, o biologici di qualcuno dei membri poliamanti.

 

 
alessandro_bertirotti2Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura. Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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