La Società degli Operai esempio di solidarietà tra gli uomini
La società che oggi viviamo sta attraversando una profonda crisi che non riguarda soltanto l’economia che vede tante famiglie in ginocchio sulla soglia della povertà, ma una crisi di valori che ha portato smarrimento e un senso di solitudine nelle nuove generazioni in un contesto che impone ai giovani ad essere sempre più uguali secondo schemi di vita preconfezionati. Fratellanza, unione, reciproco aiuto sono valori naufragati nell’oceano della globalizzazione. Un tempo, anche non molto lontano, le cose non erano così come oggi. Nella seconda metà dell’Ottocento, ad esempio, dopo alcuni anni dai noti accadimenti del 14 agosto 1861, che determinarono pesanti conseguenze socio-economiche, nasceva a Pontelandolfo la Società Operaia di Mutuo Soccorso, che ispirandosi ai principi della cooperazione e della solidarietà, aveva come scopo il mutuo soccorso fra i soci e il miglioramento culturale e delle condizioni sociali della classe lavoratrice, attraverso la fratellanza, l’unione e il reciproco aiuto. La Società diede una spinta forte al rilancio del paese ridotto in cenere da una strage devastante. Mentre le ferite di un massacro, che mai potrà dimenticarsi, stentavano a rimarginarsi, non senza dolore e tristezza nell’animo trafitto a morte dei pontelandolfesi, la Società degli Operai rappresentò la speranza per i sopravvissuti alla strage. Era dovere dei soci del sodalizio, tra gli altri, aiutare per quanto potesse gli altri confratelli in caso di bisogno. Oggi viviamo il tempo dove non si hanno più ambizioni o sogni, l’interesse generale è proiettato al benessere e alla ricchezza, dove i giovani si concentrano maggiormente su cose futili, pretendono tutto anche quando non meritano niente. La Società degli Operai di Pontelandolfo può e deve rappresentare un esempio per tutti, di solidarietà tra gli uomini per la crescita civile sociale ed economica di un paese, non improntata sull’individualismo che si traduce in interesse personale, ma proiettata verso la lo sviluppo e il progresso della collettività.
Gabriele Palladino
