A dieci anni, o giù di lì, dal “parto” del volume di Romano, irrompe con la forza di un ciclone, Maria Scerrato con il suo “Fiori di ginestra. Donne briganti lungo la frontiera 1864-1868”.
Un libro che rappresenta un altro significativo tassello nella non certo agevole opera di ricostruzione della storia del brigantaggio al femminile.
La Scerrato va ad analizzare uno spicchio importante di territorio che nel corso del decennio postunitario è stato tra i più “caldi” in quanto depositario di quella linea di confine che separava il Regno delle Due Sicilie prima e il Regno d’Italia dopo, dallo Stato Pontificio e che è rimasta in vigore fino al settembre del 1870 quando i bersaglieri di Cadorna facevano irruzione in Roma mettendo fine al potere temporale della Chiesa.