Città della Scienza rinasce nell’anniversario del rogo
Dal 4 marzo 2013 al 4 marzo 2017. Città della Scienza, quattro anni dopo l’incendio doloso che ne ha distrutto il museo, saluta l’inaugurazione di Corporea, un grande museo sui segreti del corpo umano, e del Planetario che sarà anche un cinema 3d. L’appuntamento è per sabato prossimo. «Abbiamo mantenuto la promessa fatta un anno fa – dice un entusiasta Vittorio Silvestrini, il fisico che trent’anni fa inventò il complesso scientifico partenopeo risorto dalle ceneri -. Abbiamo lavorato a testa bassa per tornare a essere un punto di riferimento delle istituzioni culturali». L’inaugurazione dei due nuovi plessi si va a incastonare nel disegno della Bagnoli che verrà. «È un progetto da 30 milioni – ha spiegato il consigliere Enzo Lipardi – la più grande opera pubblica in Europa realizzata. Accanto a Corporea, nascerà il Planetario. Quattro anni fa eravamo morti, in nessun altro posto del mondo avrebbero avuto la forza di rialzarsi. C’è stata una solidarietà enorme, una grande raccolta fondi per 1,4 milioni. Ora l’obiettivo è rifare il museo in tre anni». Il concorso internazionale, cui hanno preso parte in cento, ha visto vincitori tre architetti italiani, di 27, 28 e 30 anni, che con il loro progetto hanno battuto importanti studi americani e giapponesi».
L’obiettivo immediato è rifare di Città della Scienza un grande polo di attrazione turistica. «Prima dell’incendio – ricorda Lipardi – Città della Scienza aveva 350 mila visitatori. Ora puntiamo ad averne 200 mila che possono diventare 500 mila una volta riaperto il museo». Si guarda con interesse anche al mercato cinese. Tanto che proprio il cinese sarà una delle lingue, assieme a italiano e inglese, di Corporea. L’idea è di attirare qui turisti e studenti. Ci sarà inoltre un piano dedicato alle start up. Al pubblico sarà aperto il giorno dopo, domenica 5. Mentre il Planetario sarà aperto dal 19 marzo, festa del papà. All’inaugurazione di sabato sono attesi il presidente del Senato Pietro Grasso, e i ministri Fedeli, De Vincenti e Delrio. «Un’apertura dal valore simbolico – sottolinea il governatore campano Vincenzo De Luca – chi pensava di distruggere Città della Scienza deve sapere che ha determinato l’effetto opposto. E che segna la divisione tra chi fa le parole e i chi fa i fatti. Il Governo ha messo 270 milioni per la bonifica di Bagnoli, la Regione altri 18,5. Per Bagnoli immaginiamo una stazione Eav e una nuova strada di collegamento per farne un grande polo turistico». «Ritardi su Bagnoli? – l’ultima battuta del governatore ai giornalisti – no, solo venti anni, direi che siamo in media inglese da Ferdinando V in poi…».