Dura vita d’ufficio, episodio numero enne

Dura vita d’ufficio, episodio numero enne. La giornata comincia male: con uno scontro con l’esercito del Sud Korea, in senso letterale. All’uscita dallo Starbucks Coffee, dove faccio colazione tutte le mattine, un soldato sud coreano in tuta mimetica e anfibi, che, correndo, ha preso male la curva stretta per entrare nel caffè, mi investe in pieno. Per fortuna non si fa male nessuno, e lo “scontro” finisce a furia di ripetuti “sorry ” da parte mia, e ripetuti inchini da parte sua. Ristabilite le relazioni amichevoli riprendo la mia strada per l’ufficio.

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IMG_5742Qui, la situazione non migliora, ho finito la scorta di Pocket Coffee e questo non migliora il mio umore. Ci si mette poi la segretaria che ha di nuovo preparato, a casa, le sue micidiali palle di riso dal sapore indistinto. Di solito, quando me le offre, faccio finta di apprezzare e le nascondo nel cassetto, in attesa di smaltirle nella toilette. Infatti nel mio cestino lei va a guardare. Stavolta pretende che io le mangi davanti a lei. E lei, aspetta, paziente, tutta la masticazione, fino alla deglutizione completa. Faccio finta di deliziarmi con mugolii indecenti, mentre mi accorgo di avere le lacrime agli occhi per lo sforzo. Neanche il caffettaccio bollente, ingurgitato a sorsi, riesce a mitigare il saporaccio dovuto a non so quale spezia nauseabonda che infarcisce le micidiali palle di riso. Alla terza, mi arrendo e le chiedo di farmi una stampa urgente dell’avanzamento produzione, ma la rassicuro che mangerò le altre più tardi….perché i piaceri della vita si gustano lentamente.

Carlo Perugini