Scempio ambientale a Pontelandolfo.
Due risorse erano rimaste a Pontelandolfo, peraltro collegate tra di loro: Gli oliveti secolari e l’ambiente in cui questi si sono sviluppati da centinaia di anni. Adesso stiamo assistendo alla distruzione di entrambi.
Qualche giorno fa, durante la solita passeggiata corroborante tra i viottoli campestri del nostro borgo, mi sono imbattuto casualmente in tre uccelletti morti. Si trattava di due passerotti e un pettirosso. Questa cosa era strana. Non e’ raro trovare uccelletti morti in campagna, ma tre, nello stesso posto e nello stesso momento era ben più di una casualità. Vicino al luogo del ritrovamento c’era una piantagione di ulivi e, anche un esame superficiale, portava a concludere che era stato sottoposto ad un recente trattamento, quasi probabilmente con un insetticida potentissimo.
E’ bastato rivolgere qualche domanda qui e là per comprendere l’accaduto. Alcuni coltivatori di olivi a Pontelandolfo (ma credo anche altrove) stanno disseminando insetticidi a iosa per tutti gli oliveti.
Sono bastate due annate andate male con la produzione dell’olio e, sobillati da qualche commerciante poco scrupoloso, i coltivatori hanno cominciato a irrorare gli oliveti con un potentissimo insetticida (potenzialmente cancerogeno) prodotto, ovviamente, dalla onnipresente multinazionale americana. Quando ho chiesto perché usavano quel prodotto, mi hanno semplicemente risposto che e’ il più economico. Per quanto riguarda i dosaggi lascio immaginare.
Alcuni sono già al terzo trattamento e non siamo ancora a Natale.
Ovviamente tutti gli insetti, sia quelli nocivi che gli altri sono morti avvelenati e gli uccelli che notoriamente si cibano di insetti sono morti stecchiti.
Quindi a parte che l’olio (se mai ne produrremo) sarà contaminato chimicamente, l’effetto di questi insetticidi sarà permanente dato il lungo periodo di decadimento. Quindi dobbiamo dire addio all’olio biologico, che era una delle risorse pregiate delle nostre contrade.
Tanto vale comprare l’olio Tunisino o Marocchino. Tanto forse loro usano meno pesticidi di noi.
Il fatto strano e’ che le associazioni di categoria non intervengono per spiegare le tecniche di lotta biologica e gli altri sistemi naturali, che pure esistono, perché trovano più comodo e semplice suggerire sistemi drastici, ma altamente dannosi per l’ambiente. Visto che è Natale, brindiamo alla Monsanto.
Carlo Perugini