Soldi assassini

cuore_caldoSoldi assassini
È tutta questione di… evoluzione.

Si ha l’impressione che in questo mondo vi sia qualche cosa che davvero non funzioni, specialmente non funzioni rispetto alle elementari esigenze e ai primari bisogni umani. Come se fossimo guidati da uomini di potere che presentano al mondo il loro peggio, il lato più oscuro della eventuale personalità, nel caso ne posseggano almeno una.

Una persona alla quale devo molto della mia formazione, lucchese e grande donna, mi disse un giorno, tanto tempo fa, che “per essere liberi di… è necessario essere liberi da…”. Se vogliamo salvarci, come umanità, dobbiamo liberarci dalle catene più subdole, latenti (ma non troppo…), ancorate saldamente nella materialità di cui siamo costruttori e vittime al tempo stesso. Qualcuno, come è accaduto già in questo blog, mi dirà che io stesso ne sono vittima, e, purtroppo per loro, no, devo deluderli. Ho fatto a monte, nella mia vita, alcune scelte fondamentali e tutte riconducibili all’idea che sono venuto al mondo nudo e ritornerò all’altro mondo altrettanto nudo.

Non possiedo casa, auto, e stipendio fisso. Non cerco i soldi e non li ho mai cercati, mentre ho sempre cercato azioni volontarie che migliorassero il mio modo di sentire gli altri, il mondo intero e mi permettessero di gioire del nulla, dell’assenza della materia. E forse in questo modo sono scesi dal Cielo tanti, tanti amici che mai mi hanno abbandonato. Eppure, non disdegno la materia in quanto tale (e ho sempre avuto un piatto di minestra, sempre…). Credo che in quel piatto abiti la nostra eternità, quella secondo la quale oggi siamo transitori in questa forma, mentre ancora non conosciamo quella futura e probabile. Certo, anche se non conosciamo quella, sappiamo che questa non durerà in eterno.

Ecco che la pace di cui abbiamo bisogno, come donne e uomini, è solo un semplice cammino verso lo svuotamento interiore che i soldi riempiono facendoci credere che una volta posseduti sia tutto più semplice. In fondo, e tutti noi lo sappiamo, questi soldi sono solo espressione di dominio e potere bieco e triste, come la finanza internazionale, di qualsiasi etnia, sta dimostrando negli USA e in questa nostra Italia, sotto forma di minaccia allo spread. Ma il debito pubblico è un insieme fasullo di numeri, inesistente in realtà, cancellabile in qualsiasi momento; lo spread è un’invenzione per sottomettere e fare paura; l’economia internazionale si basa sull’affamare sempre di più i migranti, che diventano occasione di ricchezza solo se si organizzano per migrare e morire da qualche altra parte, e così via…
Ora, ditemi voi se questi soldi non sono davvero l’espressione del peggio e del diabolico che abita in noi.

 
alessandro_bertirotti2Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura. Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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