Ciao Nicola
Ciao Nicola. Eccoci qua per l’ultimo atto, l’ultima scena prima di calare il sipario. Tocca a me il difficile compito di spegnere le luci e chiudere le porte del teatro della tua vita. Non poteva non essere così, e tu sai perché. Quando ieri mi è giunta la notizia della tua dipartita, un brivido freddo mi ha scosso, un nodo mi ha stretto alla gola, ho chiuso gli occhi e ho rivisto le immagini delle tante cose belle che abbiamo fatto insieme, delle tante straordinarie esperienze musicali, teatrali, di spettacolo e culturali che abbiamo condiviso per lungo tempo.
Quando tanti anni fa ti sei presentato per la prima volta a noi con le dissonanze del tuo pianoforte, abbiamo subito capito che eri una persona diversa, non comune, di un’altra categoria.
La tua vita non è passata inosservata, hai speso tante energie che hanno contribuito alla crescita civile e culturale del nostro paese, hai messo a disposizione tutto il tuo talento artistico, la tua genialità musicale, le tue intuizioni il tuo stile innovativo, moderno di proporre arte e spettacolo, la tua indiscussa professionalità che hanno dato vivacità e rinnovate certezze al patrimonio delle antiche tradizioni di una Pontelandolfo oggi qui riunita a renderti omaggio, a porgerti l’ultimo commosso saluto. Non c’è nulla da dire Nicola, il tuo essere come eri hai scavato un solco profondo nei sentimenti della nostra comunità, incolmabile. Per tutto questo, grazie per quanto ci hai voluto regalare, grazie per aver portato in alto il nome di Pontelandolfo e grazie personalmente per avermi insegnato tante cose di cui ne ho fatto e ne sto facendo tesoro, così come sapranno fare tesoro le generazioni future del ricco bagaglio di esperienze che a loro hai consegnato.
Tanti, tantissimi sono stati i consensi e gli applausi che hai strappato al pubblico ogni volta che hai dato prova del tuo talento, noi oggi siamo qui per applaudirti ancora e per sempre.
Ciao Nicola!
Gabriele Palladino