Sisma, scatta il primo blitz si indaga su venti appalti
Giovedì 1 Settembre 2016
di Gigi Di Fiore Inviato a Rieti
Piano piano l’inchiesta comincia. Gli agenti del nucleo anticorruzione della Guardia di finanza hanno acquisito una serie di documenti nella sede della Provincia. Si tratta di piani triennali, atti del passaggio di consegne del commissariato post-sisma creato nel 1997, l’accordo di programma sulla scuola «Capranica» siglato tra il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e l’allora presidente della Provincia, Fabio Melilli. Poi documenti sui finanziamenti alle opere pubbliche di Amatrice (la caserma dei carabinieri, l’Istituto alberghiero) e Accumoli.
È un primo gruppo di carte su procedure complesse da ricostruire. Tappa successiva della Guardia di finanza sono stati gli uffici del Genio civile, che ha vigilato sui collaudi alle opere.
Il procuratore capo, Giuseppe Saieva, ha spiegato: «Siamo partiti per ora dai documenti. È naturalmente prematuro parlare già di indagati, senza avere elementi sufficienti. Avremo bisogno di perizie tecniche, ma non siamo ancora neanche in possesso di dati ufficiali sul numero di fabbricati crollati. Attendiamo il lavoro della polizia giudiziaria da noi delegata, la Guardia di finanza e il Corpo forestale, che selezionerà tutto ciò che, su carta o su supporti incofmatici, potrà essere utile all’indagine».
Nel pomeriggio, su invito del procuratore, si è visto negli uffici giudiziari l’avvocato Giuseppe Rinaldi, presidente dal 2014 della cosiddetta Area vasta (la ex Provincia). Ha fornito qualche prima delucidazione sull’attività ereditata dalla Provincia nel 2012, quando venne sciolta la struttura commissariale che doveva gestire i fondi assegnati all’area di Rieti dopo il sisma del 1997 in Umbria e quelli poi stanziati dalla Regione Lazio dopo il terremoto del 2009 all’Aquila. Nella relazione al piano triennale 2012-2014 della Provincia, scriveva l’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Ventura: «Altra partita importante nel quadro delle opere già finanziate e che saranno attuate con i relativi progetti è quella relativa agli interventi previsti per fronteggiare le conseguenze degli eventi sismici che nel 2009 hanno coinvolto diversi Comuni della provincia di Rieti». L’elenco comprendeva venti interventi di «riparazione e miglioramento sismico locale su edifici e strutture pubbliche» in undici comuni. Compresi, naturalmente, Amatrice e Accumoli.
La Provincia ha ripartito finanziamenti su opere già individuate da altri enti. E sempre la Provincia dovrebbe cofinanziare i lavori al famoso ponte Rosa, unico passaggio attivo per arrivare ad Amatrice. È una struttura costruita agli inizi del ‘900. individuata dalla Protezione civile come necessaria di pesanti interventi di consolidamento. Sono stati stanziati, sulla carta, 118.350 euro, con la partecipazione della Provincia. I soldi non ci sono e, per evitare tracolli nei collegamenti con Amatrice, il Genio militare sta realizzando un ponte mobile trecento metri più giù.
Ma nell’inchiesta della Procura di Rieti alle fase iniziali sembrano le vicende della scuola «Capranica» di Amatrice quelle dove si è concentrata la principale attenzione degli inquirenti. E, per questo, l’avvocato Marco Cicchetti, legale del Comune di Amatrice, ha consegnato un dossier al procuratore Saieva chiedendo formalmente «un incidente probatorio per accertare la regolarità dei lavori e degli atti predisposti dall’amministrazione comunale». Richiesta prematura: l’incidente probatorio, una perizia, sarà possibile solo individuando ipotetici indagati.
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