“Via non esistente” per i senza tetto e i senza fissa dimora
Sarà il Sindaco Gianfranco Rinaldi, in qualità di Ufficiale d’Anagrafe, a dare un nome convenzionale, attraverso apposito decreto, alla cosiddetta “via non esistente”, dove verranno iscritti, così come indicato nella pubblicazione ISTAT “Metodi e Norme”, con un numero progressivo dispari sia i “senza tetto” eventualmente risultanti residenti al momento del Censimento, sia i “senza fissa dimora” che eleggono domicilio nel Comune ma che in realtà non hanno un vero e proprio recapito nel Comune stesso. La normativa in vigore circa l’ordinamento delle anagrafi della popolazione residente, prevede che in ogni Comune deve essere tenuta l’anagrafe della popolazione residente ove, appunto, registrare le posizioni relative alle singole persone, alle famiglie e alle convivenze che hanno fissato nel Comune la residenza, nonché le posizioni relative alle persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel Comune il proprio domicilio. Sono il Codice Civile e il D.P.R. del 30 maggio 1989 a stabilire che la residenza e l’iscrizione anagrafica coincidono con il luogo ove il cittadino ha la propria dimora abituale. Le leggi recanti “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, stabiliscono che le persone senza fissa dimora si considerano residenti nel comune dove hanno stabilito la sede principale dei propri affari ed interessi. E’ nel punto 7 parte terza di “Avvertenze, note illustrative e normativa AIRE, Metodi e Norme, serie B – n.29 – edizione 1992” edite dall’ISTAT, che si ravvisa l’opportunità di individuare in analogia a quanto viene effettuato durante il censimento della popolazione per i censiti senza tetto, una via comunale convenzionale a cui l’Ufficiale d’Anagrafe darà un nome, dove poter iscrivere e certificare i senza fissa dimora che abbiano eletto domicilio nel Comune. Quest’ultimo è tenuto ad alimentare, attraverso il sistema Ina-Saia, l’apposito registro nazionale istituito presso il Ministero dell’Interno con i nomi e le generalità delle persone senza fissa dimora iscritte nella propria Anagrafe. Il Comune di Pontelandolfo, in linea con le disposizioni di legge, ha deliberato l’istituzione della sua via fittizia, anche se anticipatamente non avendo allo stato attuale persone senza fissa dimora.
Gabriele Palladino