Notturno di donna con ospiti d’Annibale Ruccello
Per lo spettacolo di apertura della stagione di prosa 2016 2017 “NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI” dramma di Annibale Ruccello scritto nel 1983 ma riproposto ormai da alcuni anni con grande successo ad opera dell’abile regia di Enrico Maria Lamanna. La pièce si è avvalsa di attori professionisti e di lungo corso, alcuni dei quali noti anche al pubblico televisivo e cinematografico come Rosaria De Cicco, e ancora Gino Curcione, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito e Luigi Iacuzio, che hanno ruotato in una storia intrisa di tinte comiche e tragiche intorno all’istrionica performance della protagonista Giuliana De Sio, che si riconferma primadonna indiscussa del teatro italiano vestendo senza esitazioni i panni dello sfaccettato personaggio di Adriana, come fosse un abito cucito su misura che si adatta d’incanto alla sua poliedrica personalità professionale.
Una De Sio strepitosa, che passa convulsamente da uno stato d’animo all’altro, da una situazione all’altra, eppur sempre credibile, come casalinga afflitta dal grigiore di una routine quotidiana cosparsa di noia e di ricordi che riaffiorano di colpo come punture di spillo, come napoletana che ha la battuta e gli spaghetti sempre pronti, come donna del popolo dai movimenti goffi e sgraziati che pur non ne scalfiscono la sensualità, o infine come sanguinaria matricida che sfugge atrocemente ad una realtà divenuta incubo. O forse ad un incubo divenuto realtà. Uno spettacolo originale, che rischia di porsi pericolosamente a cavallo tra il comico ed il noir eppur non si cataloga in alcuno dei due generi, ma riesce perfettamente nell’intento primo e proprio del teatro, ovvero quello di toccare dal vivo e senza filtri le corde più intime dell’animo umano. Lo spettacolo sarà in tournée dalla fine di ottobre.
Giuliana De Sio
• Cava de Tirreni (Salerno) 2 aprile 1957. Attrice. Sorella di Teresa. Per Io, Chiara e lo scuro vinse il Nastro d’argento e il David di Donatello come migliore attrice (1985). Un altro David di Donatello per Cattiva (1992). «Non sarò tanto equilibrata, ma dove sta scritto che in una società totalmente disfunzionale come la nostra, noi dovremmo funzionare perfettamente?».
• Padre avvocato giramondo separato dalla mamma quando ancora era bambina: «So di essere stata piagnucolosa e timidissima, quasi una disadattata. E soprattutto mi annoiavo molto». A 19 anni lasciò l’università (Lingue) per il cinema, merito di un servizio fotografico («naturalmente non conosco la gavetta»). Esordio tv nel 1978 in Una donna tratto dal romanzo di Sibilla Aleramo. Tanti sceneggiati di successo sul piccolo schermo.
• «Una bellezza fuori dai canoni, non raffinata, anzi sfacciata, prepotente come uno schiaffo. Donna selvaggia come un cavallo purosangue, focosa e appassionata sulla scena, esattamente come nella realtà. Persona vera, diretta, mossa da una linfa vitale ribollente generata da sofferenze abissali e altissime gioie. Convinta che, comunque siano andate le cose fin qui, valga la pena procedere, con forza, “per arrivare alla morte, pienamente vivi”» (Claudia Carucci).
• «Per anni ho pagato per il mio carattere, avevo un’aspirazione all’assoluto che mi rendeva addirittura sovversiva. E non rientravo in nessuna categoria, non ero classificabile. Avevo cominciato benissimo con Una donna, il ruolo bello e difficile dalla Aleramo, ma forse non ero preparata, avevo 18 anni, venivo da Salerno, non conoscevo nessuno. E gli anni Ottanta, proprio quelli in cui ho lavorato di più e ho avuto più successo, ho fatto allora quasi tutti i miei film, per me sono stati un incubo».
• «Non sono cattiva: né per finta né per davvero. A meno che per cattivo non s’intenda il lato oscuro che è in ognuno di noi. E che io non lascio certo a casa. È sempre con me, ci dormo, ci faccio l’amore».
• Nel 2008-2009 in teatro ne Il laureato, interprete di Mrs. Robinson. «Battute secche e ciniche, calibrate con tempi impeccabili e condite con la maliziosa esibizione di un nudo quasi integrale» (Masolino D’Amico). Nel 2011 ne La lampadina galleggiante, spettacolo scritto da Woody Allen mai rappresentato prima in Italia.
• Nel 2008 ha firmato l’appello radicale «a tutte le personalità democratiche e laico-liberal-socialiste» perché si candidassero in una lista capeggiata da Emma Bonino e collegata al Pd.
• Nello sceneggiato tv Caterina e le altre (seguito di Caterina e le sue figlie), in onda su Canale 5 nel 2007, interpretava il ruolo di una donna che si innamora di un uomo molto più giovane di lei, esperienza che ha vissuto in prima persona stando per un periodo molto lungo col musicista torinese Giuseppe Fulcheri, di dieci anni più giovane. Ha anche vissuto l’esperienza inversa: a 18 anni stava col regista Elio Petri che ne aveva 46.
• Da ultimo vista in tv in L’onore e il rispetto – Parte terza (2012), Rodolfo Valentino (2013), Furore (2014).
• Non si è mai sposata e non ha figli: «L’amore è difficile come il Superenalotto, ed è sempre più improbabile che arrivi. Oggi ci sono molti più omosessuali e bisessuali: il bacino d’utenza di noi etero si è ristretto di molto (…) Ho perso quattro figli, da uomini diversi, e li avrei desiderati moltissimo. È stato un grande dolore, ma ci convivo. Non bisogna farsi abbattere dalla vita» (a Marina Cappa) [Vty 17/2/2010].
Giorgio Dell’Arti
Catalogo dei viventi 2016 (in preparazione)
scheda aggiornata al 8 gennaio 2014
da Lorenzo Della Chiara