Cappella San Donato 7 agosto (Don Epifanio De Gregorio)

Cappella San Donato

CAPPELLA SAN DONATO: all’entrata di Pontelandolfo esisteva, fino a qualche anno fa, una cappella, dedicata a S. Donato, a cui si accedeva attraverso una bella e solida scalea. La chiesa non era grande, ma molto cara ai cittadini per la venerazione al Santo sebbene non sia il Patrono, per i ricordi a cui essa era legata qualcuno dei quali eccitava la fantasia popolare. Oggi è stata abbattuta per allargare la visibilità in quel punto dove vengono a incrociarsi la strada che mena al paese la nazionale per Napoli e Campobasso.
La festa di S. Donato capita il 7 di agosto ed è caratteristica la fiera di tre giorni, che sollecita l’accorsarnento di tutta la cittadinanza e di moltissimi forestieri; un tempo più di oggi in quanto si profittava di queste attese ed uniche circostanze per vendere e comprare. Era costume secolare che ogni anno il 7 di agosto il clero coi fedeli si portasse in solenne processione dalla Chiesa Madre fino alla suddetta cappella per celebrarvi i vespri in onore del Santo. Così avvenne anche il 7 agosto del 1861. Dopo il canto dei vespri la processione, come al solito, ritornava al luogo di partenza. Precedeva un concerto musicale, il clero con a capo l’Arciprete D. Epifanio De Gregorio, di origine di S. Croce del Sannio, poi seguiva tutto il popolo. In questo momento una quarantina di briganti, ingrossati da reazionari, da borbonici, da molti popolani si fanno avanti minacciosi agitando una bandiera bianca, obbligano a gridare «Viva Francesco II» e costringono il clero a cantare un Te Deum di ringraziamento con l’intenzione di dimostrare la restaurazione del regno dei Borboni.

CAPPELLA SAN DONATO:
Until 1962, a chapel dedicated to Saint Donato stood at the entrance to Pontelandolfo. It was accessed through a striking stone staircase. The intimate chapel was very dear to the citizens of Pontelandolfo. For them, it represented the fabled works, not of Saint Anthony, the village’s patron saint, but of Saint Donato. The Chapel was at the intersection of the road that ran between Naples and Campobasso and the road to the village center. After the 1962 earthquake, the chapel was demolished and the street widened. Near that intersection, using some of the chapel’s original tiles, the community built a shrine to Saint Donato.
On August 7th, Pontelandolfese and people from other parts of Italy and all over the world celebrate the feast of San Donato. For the duration of the week long celebration Piazza Roma is a buzz of activity. From a variety of arts events to carnival rides to vendors of all sorts, the multi-day festival attracts visitors from near and far.

The Cappella San Donato is also remembered for a scene that took place on August 7, 1861.

According to Don Rocco Boccacino: “As was the custom, the clergy led the faithful in a solemn procession from the main church arcipretale del SS. Salvatore to this chapel. There, in honor of San Donato, vespers was celebrated. After the singing of vespers, the procession of musicians, clerics and parishoners started walking back to the Mother Church. The clergy was led by Priest Don Epifanio De Gregorio, originally of Santa Croce del Sannio. Suddenly, forty partisans, their numbers swollen by local Bourbon loyalists, came forward menacingly waving a white flag. They forced the parishioners to shout “Viva Francesco II” and compelled the clergy to sing an early Christian hymn of praise. As the partisans hoped, the procession turned into a demonstration calling for the restoration of a Bourbon King.”